Nell’ambito della dodicesima conferenza europea sulla radar meteorologia (ERAD 2024), che si sta tenendo a Roma presso l’Università Sapienza, è stato presentato un lavoro inerente alle misure di precipitazione atmosferica acquisite presso l’Osservatorio di Montevergine.
In particolare, lo studio, dal titolo “Retrieval of snow water equivalent from Thies laser disdrometer in the Southern Italy Apennines”; si è posto l’obiettivo di testare le performance del disdrometero laser Thies CLIMA nella stima dell’equivalente in acqua liquida delle precipitazioni nevose, un parametro di grande rilevanza sia in ambito meteorologico sia in ambito idrologico.
A tal scopo, le stime fornite dal disdrometro sono state messe a confronto con le misure registrate dal pluviometro a bascula riscaldato MTX, considerando un dataset costituito da 15 eventi di precipitazione nevosa occorsi a cavallo fra il 2020 ed il 2024.
Si tratta di un esperimento inedito per l’area appenninica e, più in generale, per il territorio italiano.
I risultati, seppur preliminari, possono essere considerati incoraggianti, sebbene appaiano strettamente legati alle modalità con viene stimata la densità della neve, parametro a sua volta fortemente dipendente dal fattore di brinamento (riming), un processo di natura microfisica che incide fortemente sulle caratteristiche delle precipitazioni nevose e sull’equivalente in acqua liquida delle stesse.
All’interno del poster, c’è anche spazio per un focus su tre distinti eventi di precipitazione nevosa (06/01/2021, 21/01/2023 e 26/12/2020), caratterizzati da differenti peculiarità proprio in termini di fattore di brinamento.
Lo studio è stato curato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.