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Ri- inaugurato in pompa magna lo scorso 20 aprile con visite ed esami in ambulatorio in attesa della riattivazione completa, lOspedale Landolfi di Solofra starebbe subendo già la prima battuta di arresto.

La denuncia arriva dal consigliere di opposizione e già sindaco di Solofra, Michele Vignola, nel raccogliere le segnalazioni ricevute da diversi utenti dello stop agli esami del sangue.

Da qualche giorno– scrive Vignola- non è più possibile effettuare le prenotazioni per gli esami del sangue al laboratorio di analisi dell’Ospedale Landolfi di Solofra.
Sembra che già nelle ultime settimane si stesse procedendo a scartamento ridotto.
Per motivare tale disservizio ovviamente, la dirigenza dell’Azienda Ospedaliera Moscati, in omaggio alla trasparenza, non ha emesso alcun atto ufficiale. “Aggiornamento software”, questa la spiegazione, per le vie brevi, fornita agli utenti. Sembra, invece, che manchino i reagenti per processare i campioni di sangue.

Se dovesse rispondere al vero– prosegue l’ex sindaco- la situazione sarebbe scandalosa e paradossale.
Le forniture ospedaliere sono garantite attraverso gare di appalto pluriennali. Ma c’è la copertura finanziaria per queste gare e quindi per queste forniture? Perché per l’ospedale di Solofra si va avanti con forniture a singhiozzo? Che considerazione ha la direzione generale e sanitaria aziendale dell’Ospedale Landolfi? In che modo si intendono far ripartire le attivita’ presso l’ospedale di Solofra se non c’è nemmeno la minima programmazione? Se non si garantisce la funzionalità nemmeno per quei pochi servizi attualmente attivi.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Solofra perché non intervengono?. È tornata la vecchia politica”.

Infine il consigliere ringrazia il “personale attualmente impegnato al Landolfi di Solofra, per la professionalità, il sacrificio, la caparbietà, la dedizione, l’abnegazione che ogni giorno mettono al servizio dei pazienti, nonostante una pessima direzione generale e sanitaria”