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Si è tenuta oggi presso la Corte d’Appello di Napoli una nuova udienza del processo relativo all’omicidio di Nicola Zeppetelli, 40 anni, residente a Cervinara. Gli imputati Alessio Maglione, 32 anni, e Giuseppe Moscatiello, 24 anni, entrambi di Cervinara, erano stati arrestati due giorni dopo il delitto in un’abitazione di Arienzo, dove si erano rifugiati durante la latitanza.

L’udienza odierna ha visto la lunga e dettagliata discussione dell’avvocato Vittorio Fucci, che rappresenta il maggior numero di parti civili: Franco Zeppetelli, fratello della vittima, Assunta Marro, madre della vittima, e Giulio Zeppetelli, padre della vittima. L’avvocato Fucci ha esposto le sue argomentazioni chiedendo la conferma della condanna di primo grado per Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello, sottolineando la gravità delle loro azioni e l’evidenza delle prove a loro carico. Successivamente, sono intervenuti anche gli avvocati Rolando Iorio e Marianna Febbraio, che difendono altre parti civili, rafforzando le richieste di Fucci. L’avvocato Luigi Petrillo, difensore di Giuseppe Moscatiello, ha cercato invece di smontare le accuse, chiedendo una revisione delle prove e delle testimonianze presentate in primo grado. La Corte ha ascoltato attentamente tutte le parti e ha fissato l’ultima udienza del processo d’Appello per il 26 settembre 2024. In quell’occasione, sarà il turno dei difensori di Alessio Maglione di presentare le loro argomentazioni finali.

L’omicidio di Nicola Zeppetelli ha scosso profondamente la comunità di Cervinara, e il processo in corso continua a essere seguito con grande attenzione. La famiglia della vittima, presente in aula, ha espresso speranza affinché venga fatta giustizia e le condanne di primo grado vengano confermate. La Corte d’Appello avrà dunque l’importante compito di valutare tutte le argomentazioni e decidere se confermare o meno le condanne già inflitte in primo grado, portando così un ulteriore tassello di verità e giustizia in questa tragica vicenda.