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L’Irpinia presenta una significativa varietà dialettale, a causa di una configurazione territoriale irregolare e una densità di popolazione relativamente contenuta, fattori che contribuiscono a preservare le differenti identità culturali e linguistiche. Attraverso uno specifico metodo, uno specifico meccanismo, i dialetti diventano strumento di conoscenza e di decifrazione della realtà quotidiana.

Sono essenza e identità della stessa, abili ad emergere nei modi di “affidarsi” – attraverso la parola – agli uomini e ai luoghi. E questo è l’obiettivo di “Nel nome dei Padri”: la conservazione di una memoria comunitaria, dei suoi meccanismi, dei tentativi di svelare attraverso ciò la complessa varietà del quotidiano.

Uno sforzo di preservazione, un estremo tentativo di soccorso per un mondo oramai prossimo al tramonto e che questa ricerca tenta di decifrare attraverso la comprensione di specifiche volontà nascoste nei nomi dei propri luoghi e dei propri uomini.

È quindi l’onomastica di un piccolo paese delle aree interne, Pietrastornina, l’oggetto specifico di questo studio, e con essa gli individui e i processi che l’hanno formata. Uno saggio basato su testimonianze e ricordi, che pur avendo esaurito la propria materialità continua a tramandare lo spirito in una sorta di “villaggio della tradizione”.

Un’opera in divenire, che attende nuovi e continui contributi, che rappresenta solo la prima parte di un lavoro ben più articolato che prevede anche la realizzazione di un dizionario del dialetto locale.

Esso è ciò che conserva opponendosi al rapido consumo della quotidianità.

Nel nome dei Padri, edito dalla Delta3 edizioni di Grottaminarda (AV),  patrocinato dall’associazione culturale Restart di Pietrastornina e promosso dal G.A.L. Partenio nell’ambito del suo progetto inter europeo “Villages of Tradition”, sarà presentato sabato 4 novembre 2023, alle ore 17.30, presso la chiesa S. Maria delle Grazie di Pietrastornina (Avellino) .

“È ciò che eravamo, ciò che saremo e che, attraverso l’intensità poetica del dialetto, semplicemente, ritorna.” Così l’autore descrive brevemente il suo lavoro.

«Ti saluto dai paesi di domani che sono visioni di anime contadine in volo per il mondo».