La fase “due” dell’amministrazione comunale targata Laura Nargi, sarebbe dovuta iniziare il 20 dicembre, come lo stesso primo cittadino aveva confermato determinata e raggiante in conferenza stampa.
In quei giorni gli assessori tecnici, professionisti da curriculum da 90, dopo solo cinque mesi di lavoro avevano dovuto fare le valigie e salutare una città che, in fondo, non hanno nemmeno avuto il tempo di conoscere. Almeno non approfonditamente.
Ma il Sindaco Nargi, e non lo ha mai nascosto, aveva ed ha la ferma volontà di premiare quei consiglieri comunali scelti dai cittadini attraverso il voto alle urna e, così, subito la nomina degli assessori politici ( al netto di un solo tecnico rimasto)tutti nomi e cognomi chiaramente riconducibili all’ex sindaco Gianluca Festa.
E proprio loro, di intesa con il loro leader politico hanno disertato l’appuntamento del 23 dicembre per la firma dei decreti di nomina e, ad oggi, pare che ancora non siano tornati sui propri passi.
Per mezzo due interviste di fuoco di Festa, il silenzio tombale dei diretti interessati al netto di un documento fatto circolare per mezzo stampa, e un comunicato stampa della stessa Nargi per chiamare alla “pace”.
Appello che il Sindaco ha rilanciato anche questa mattina durante l’inaugurazione di un Centro di ascolto Caritas in periferia,. Il sindaco invoca ancora una volta “senso di responsabilità dei miei consiglieri nonché futuri assessori, ma non solo. Sono sicura che andremo avanti per il bene della città perché è questo che ci preme. Preme a tutti, preme innanzitutto a me lavorare per la città, lavorare per gli avellinesi, lavorare per far crescere la nostra comunità”.
Insomma Nargi, almeno da quello che dichiara sembra voler recuperare la frattura che si è aperta con i festiani, o piuttosto con Gianluca Festa, mentre l’ex sindaco non nasconde la sua ambizione di tornare sulla scena politica da protagonista.
Se alla fine sarà davvero pace è difficile dirlo, ciò che è certo è che il Sindaco Nargi da circa tre settimane è senza giunta e, di fatto, ha l’attività amministrativa completamente bloccata. In un modo o nell’altro si faccia presto. Almeno.