Un pullman con numerose persone a bordo è precipitato da un tratto sopraelevato a Mestre finendo sul sedime ferroviario che scorre accanto alla strada principale.
Secondo la Prefettura di Venezia è di 21 morti, 12 feriti e alcuni dispersi il bilancio provvisorio della tragedia. A bordo c’era un gruppo di turisti che stava rientrando a Marghera dopo essere stati a Venezia. La linea ferroviaria è stata interrotta. Il mezzo precipitato, dopo aver toccato i fili dell’elettricità e facendo un volo di circa 10 metri, nell’impatto si è incendiato.
L’Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle “grandi emergenze” che prevede la messa a disposizione di tutti gli ospedali e dei medici del pronto soccorso di tutte le strutture del posto.
Inevitabile ricordare la tragedia di Aqualonga, quando nel 2013 un bus in viaggio sul viadotto di Monteforte, in provincia di Avellino, e diretto a Pozzuoli, precipitò da un viadotto generando 40 vittime.
Anche in quella occasione, il mezzo trasportava passeggeri di ritorno da un pellegrinaggio, a Pietralcina, che trovarono la morte alla curva maledetta che li fece volar fin giù Aqualonga.
Proprio nei giorni scorsi la Corte di Appello di Napoli ha messo nuove condanne per quella strage ( LEGGI QUI).
A 10 anni della strage del bus: sangue, morte e grida chiedono ancora giustizia