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Sabato i familiari di Mario Penna che ha interpretato Don Nicola per oltre 50 anni doneranno l’abito carnevalesco.

Il MUMASCA – museo delle Maschere e del Carnevale di Montoro – si dota di altri elementi importanti che vanno ad arricchire e variegare il carnevale e il repertorio esposto.
Il museo montorese come istituzione culturale sta man mano acquisendo materiale storico-culturale di valore socio antropologico;

Dopo la donazione dell’abito del “paparacchione”, domani alle ore 17 con una solenne cerimonia presso la sede museale -via Rutoli 200-Borgo-sarà consegnato l’abito di Don Nicola, indossato da Mario Penna fino al 1986 per oltre 50 anni. Saranno proprio i figli di Mario a consegnare il costume nelle mani del direttore del museo, Valerio Ricciardelli.

Ma chi è Don Nicola, personaggio protagonista della canzone di Zeza del Borgocarnevale di Montoro?
“Dalla letteratura disponibile-riferisce Il direttore Ricciardelli- Don Nicola si presenta vestito di nero, con in mano un libro e un bastone signorile, depistando spesso sulle sue generalità dichiarandosi ad un tempo abate, in un altro studente in legge, altrove dottore.
Don Nicola rappresenta come studente una condizione di emarginazione sociale ma rappresenta anche colui che sa leggere e scrivere come anche il dottore-chirurgo che invece di guarire Carnevale-Pulcinella moribondo, lo fa morire con una falsa. operazione oppure, da copione della “Zeza”, Don Nicola cacciato fuori casa da Pulcinella, ritorna con il fucile carico e spara tra le gambe del suocero azzerandolo proprie nelle capacità riproduttive.Pulcinella alla fine è costretto a cedere alle nozze dei due giovani innamorati,Vincenzella(la figlia)e don Nicola.

Per ciò che riguarda il cromatismo bi-tonale ( il nero e il bianco ) appare alquanto singolare che tutto inneggi al lutto, al trauma, alla perdita, alla morte da cui però, paradossalmente, deriva l’inizio del nuovo ciclo stagionale, di rinascita e di rivitalizzazione, carattere discrasico fondamentale del linguaggio carnevalesco”