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Se il mondo dell’auto è in crisi in Italia, cosa succede in Irpinia? A questo interrogativo rispondono le statistiche appena diffuse dal Ministero dei Trasporti.

Nel mese di febbraio, rispetto al 2024, il calo è stato del -6,3% in campo nazionale e del -8,6% in Irpinia.

Poco meno di 138mila le vetture vendute in Italia, contro le oltre 147mila dello stesso mese lo scorso anno; 373 le auto vendute quest’anno a febbraio in provincia di Avellino, contro le 408 del 2024.
E questo è stato il settimo tasso negativo consecutivo che allontana sempre di più dai valori del mercato auto ai tempi pre-Covid.
Rapportando le vendite alla popolazione, l’Irpinia è al 93esimo posto sulle 107 province, contando meno di 1 unità venduta ogni mille abitanti, quando invece la media nazionale ne supera 2.
Dati in linea con l’anno 2024 dove la nostra provincia è sempre al 93esimo posto con 12 auto vendute su 1000 abitanti, meno della metà della media nazionale che ne conta oltre 26.

Se però l’analisi è condotta sul parco circolante, ovvero sul numero di auto in circolazione, l’Irpinia è al 49esimo posto con quasi 703 vetture ogni 1000 abitanti, superando così la media nazionale pari a 694 secondo gli ultimi dati pubblicati da UNRAE ed aggiornati al 2023.
All’aumentare dell’età delle vetture, aumenta il loro peso specifico sul totale delle auto esistenti in provincia. Ed è proprio così che arriva il 16esimo posto nella classifica del numero di vetture ultratrentennali, 94 ogni 1000 abitanti quando la media nazionale è pari a 66.
Naturalmente le statistiche non dicono quanto questo schieramento di oltre 37mila esemplari, pari al 13% del totale provinciale, sia espressione di conservazione o di semplice uso quotidiano.
Fatta eccezione per la cultura dell’automobile di valore storico, che tanti appassionati e collezionisti registra in Irpinia, questi numeri dicono come la provincia di Avellino continui a vedere sempre più affollate le sue strade, ma con auto sempre meno nuove.
Un giudizio con poche attenuanti, sul quale, però, incidono pesantemente almeno due fattori, quasi esimenti.
Da un lato il perdurare di una congiuntura economica che, paradossalmente, oltre a ridurre la propensione all’acquisto, non riesce a scoraggiare lo spropositato aumento in corso nei prezzi di listino.

Dall’altro, il deficit infrastrutturale che soffre la nostra terra ancora oggi molto lontana dal poter contare su una rete infrastrutturale ferroviaria, ovvero l’unica soluzione alternativa alle naturali esigenze di spostamento della popolazione.

Il risultato è che sulle strade di Avellino e di Irpinia, la popolazione automobilistica si presenta decisamente adulta, con quasi un terzo di vetture con almeno venti anni di età. Ovvero oltre 85mila esemplari dei 279mila esistenti secondo i dati UNRAE 2023 e con ripercussioni intuibili sul fronte della sicurezza oltre che dell’inquinamento.

Difficile, perciò, prevedere quando ci abitueremo ad esempio alle versioni più contemporanee della Fiat Panda, magari anche tutte elettriche, proprio come oggi nemmeno notiamo più le versioni anni ’80 e ’90, senza contare le 2000.

Di certo però qualche arzilla 500, anche 60enne, continuerà a far parte del nostro paesaggio non solo urbano per molto altro tempo ancora.

Tutti i dati da on line sul sito AutomobilismoIrpino.it.