Il Movimento 5 Stelle di Avellino tenta di rilanciare la propria attività sulla scorta della riorganizzazione nazionale del partito guidato dal Presidente Giuseppe Conte e anche in vista dell’importante appuntamento con le amministrative del capoluogo del prossimo anno.
Va in questo senso l’iniziativa organizzata qualche giorno da al Circolo della Stampa dove, alla presenza del coordinatore regionale Salvatore Micillo si è tenuta l’Assemblea del gruppo territoriale che ha scelto Rita Siscio come rappresentante (LEGGI QUI).
Come in tutte le occasioni pubbliche da diversi mesi a questa parte ormai, non è pervenuto l’ex Sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia ( al netto di un veloce saluto a Micillo verso la fine dell’incontro ndr) che, da primo e assoluto trainatore dei pensastellati in provincia di Avellino sin dai primi anni 2000 quando il Movimento di Beppe Grillo iniziava a farsi conoscere con i cosiddetti “V-Day” ha prima legittimamente costruito la sua ascesa politica fino, appunto, a ricoprire una carica istituzionale di spessore come quella di Sottosegretario di Stato, salvo poi sparire completamente, almeno negli ambienti locali, all’indomani della caduta del Governo Draghi, esattamente un anno fa.
In verità, al netto dell’ascesa politica nelle sedi istituzionali nazionali che contano, per contro Sibilia nella sua terra d’orgine man man aveva già perso terreno, non solo da parte dell’elettorato, ma anche in termini di coesione interna stessa al Movimento.
Da decisore assoluto di tutto quel che accadava in casa pentastellata e da vero artefice dell’elezione in città del sindaco M5S Vincenzo Ciampi nel 2018 ( e in fondo anche della sua sfiducia ad appena 5 mesi dal mandato elettorale ndr), man mano Sibilia ha finito per farsi una sorta di terra bruciata intorno.
Se già durante le elezioni del 2018 qualche attivista della prima ora che aveva fondato proprio con Sibilia i Meetup, ha dovuto digerire più di un boccone amaro: la scelta delle candidature, così come della composizione della giunta passava sotto il diretto controllo dell’allora Sottosegretario all’Interno.
Il M5S ha provato a mantenere unità, con Sibilia compreso, anche durante le elezioni del 2019 quando è entrato in Consiglio comunale solo l’allora candidato sindaco e già vice di Ciampi, Nando Picariello.
A seguire le Regionali che, indirettamente, sembrano hanno rappresentato un punto di non ritorno per il progressivo auto-isolamento di Sibilia, con una sorta di “rinvincita” di Ciampi che riesce ad essere eletto il consiglio regionale.
Ma intanto Sibilia è al lavoro per il Governo, fianco a fianco con il due volte Presidente Conte, con Luigi Di Maio, Roberto Fico, e tutti quei “pezzi da 90” ( di quel periodo) che ritornano in sella anche con il Governo Draghi dove Sibilia mantiene il posto da Sottosegretario all’Interno.
Ma dopo, come detto, sembra essersi sgretolato defintiivamente nel nulla, sempre restando nei confini locali della politica. Avendo già espletato due mandati consecutivi, come statuto M5s vuole, non si è candidato alle ultime Politiche che ha visto per l’Irpinia la nuova affermazione del vice presidente del partito, Michele Gubitosa.
Scelta personale o politica, ad elezioni finite è stata chiusa anche la Segreteria cittadina del M5S di Corso Vittorio Emanuele. Sibilia sporadicamente si è rivisto ad Avellino per qualche grande evento pubblico, come l’apertura delle celebrazioni per i 900 anni di Montevergine, ma rigorosamente lontano da Ciampi e da tutto l’entourage pentastellato locale del c’eravamo tanto amati.
Una sorta di wanted, ma forse in fondo nemmeno tanto.