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Sub Tutela Dei, il giudice Rosario Livatino“.

Questo il nome di una mostra organizzata dal Centro di solidarietà di Avellino Giovanni e Massimo ODV in collaborazione con il Centro Studi Rosario Livatino e l’Ordine degli avvocati, e il patrocino di Provincia e Comune di Avellino.

La mostra, con ingresso gratutito. sarà visitabile dal 6 al 12 novembre nella sede espositiva del Complesso monumentale dell’ex Carcere Borbonico di Avellino, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.

Nel giorno del taglio del nastro, giovedì 6 novembre alle 16:00 ci sarà ancora un convegno dal titolo “Il compito quasi sovrumano del giudicatore, l’eredità di Rosario Livatino”. Ne discuteranno il Magistrato Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino; onorevole Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazione anche straniere, avvocato Carlo Torti, dirigente LAF Libera Associazione Forense.

Nella giornata di sabato 11 novembre, invece, il Duomo di Avellino ospiterà la reliquia del Beato Rosario Livatino e alle 18:00 sarà celebrata la Santa Messa dal Vescovo Arturo Aiello.

E’ possibile, inoltre, prenotare visite guidate scrivendo all’indirizzo [email protected] oppure chiamando per informazioni al numero telefonico 3756467760.

Il Giudice Livatino è stato assassinato nel 1990 dalla Stidda su una strada provinciale di Agrigento; del delitto fu testimone oculare Pietro Nava, sulla base delle cui dichiarazioni furono individuati gli esecutori dell’omicidio. È venerato come beato e martire dalla Chiesa cattolica perchè “Livatino è stato testimone e testimone “credibile”: “La sua morte non è solo il sacrificio di un rappresentante delle istituzioni ed è stata anche più della uccisione di un magistrato cattolico. Egli è testimone della giustizia del Regno di Dio che affronta il male per salvare vittime e carnefici”, ha affermato il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.

ça sua beatificazione è stata celebrata nella cattedrale di San Gerlando ad Agrigento, il 9 maggio 2021, sotto il pontificato di papa Francesco. I suoi resti mortali sono venerati presso la cappella della sua famiglia, nel cimitero di Canicattì, mentre la sua memoria liturgica cade il 29 ottobre, giorno anniversario della sua Cresima.