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La capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero della cultura e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.

E’ stata istitutita nel 2014 da una idea dell’allora ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini a seguito della proclamazione della città di Matera a capitale europea della cultura e da allora lo scetto è andato nel  2015: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna,  Siena;  2016:  Mantova 2017:  Pistoia;  2018: Palermo; 2019: non designata 2020-2021:  Parma 2022: Procida 2023: Bergamo  e Brescia;  2024: Pesaro.

Per il 2025 è già stata designata Agrigento e per il 2026 l’Aquila dunque il prossimo obiettivo è il 2027 è la candidatura arriva dall’Irpinia.

Si tratta di Sant’Andrea di Conza, un piccolo ma affascinante borgo situato in Altairpinia. Questa ambiziosa candidatura è sostenuta con entusiasmo dai 25 comuni dell’Alta Irpinia.

 

L’iniziativa ha suscitato un forte senso di coesione e collaborazione tra i comuni limitrofi.

Questi paesi, spesso segnati da una storia comune e dalle stesse sfide sociali ed economiche, hanno deciso di unirsi per sostenere Sant’Andrea di Conza nella corsa al prestigioso titolo. La candidatura rappresenta non solo un’opportunità per il borgo, ma per l’intera Città dell’Alta Irpinia, che potrebbe beneficiare di un rilancio culturale e turistico senza precedenti.

Il piccolo comune dell’Alta Irpinia ha già presentato la manifestazione di interesse al processo di selezione per il conferimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027.

Il sndaco Gerardo D’Angola con un post sul suo profilo social ha spiegato: «Dopo tanti anni di amministrazione subentra naturalmente un po’ di “follia” che nasce dalla voglia di vedere i nostri borghi finalmente rivalutati. Sant’Andrea, infatti, si è candidata a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2027.

La realizzazione di questo sogno, ovviamente, garantirebbe grandissime trasformazioni culturali, sociali ed economiche per i nostri territori. A piccoli passi sempre. Pubblicheremo l’avviso rivolto ad Associazioni, Enti e Università per poter partecipare al progetto che dobbiamo presentare entro il 26 settembre. Sappiamo che è un sogno ma noi ci crediamo».