In contemporanea in diverse città del Sud, anche ad Avellino lavoratori metalmeccanici e sindacati scendono in piazza per rilanciare la vertenza lavoro.
Un presidio davanti la Prefettura delle lavoratrici e dei lavoratori, accompagnati dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl Uil, FIOM, FIM E UILM, per protestare con forza contro i processi di dismissione industriale, della precarietà lavorativa, in cui a pagare le conseguenze di scarse o mancanti politiche industriali di prospettiva siano proprio i lavoratori.
Il presidio unitario anche per evidenziare le difficoltà della crisi industriale dell’Irpinia, con le fabbriche IIA e Stellantis che si ricollegano alle criticità occupazionali sul territorio irpino considerato che le imprese voglio scaricare sui lavoratori i costi energetici, delle materie prime e criticità infrastrutturali mentre, secondo i manifestanti, “è il Governo che dovrebbe intervenire, non con bonus ma con politiche di prospettive”.
“L’Irpinia ha bisogno di co-programmazione e un piano certo, nazionale e locale– rilanciano i sindacati- per la transizione della mobilità nuove politiche industriali che sappiano intercettare le sfide anche della transizione digitale, energetica ed ecologica“.
Guarda la video intervista al segretario Altieri.