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Avellino – “Siamo qui, cambiando, proprio perché ci crediamo e vogliamo portare a termine tutto ciò di cui abbiamo parlato, dallo stadio al campo. Dobbiamo andar via quanto prima da questa categoria, abbiamo bisogno di fare questo salto”. Così il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino motiva il cambio di passo dopo la sconfitta con la Virtus Francavilla. Si riparte da Enzo De Vito nel ruolo di direttore sportivo, Carmine Gautieri in panchina. Nella conferenza, D’Agostino svela il retroscena prima del match di martedì: “Qualche segno di cedimento c’è stato prima – ammette – Il giorno prima ho detto a Salvatore Di Somma che il ‘tempo della ricreazione era finito‘ non potevamo fallire l’ennesimo scontro diretto, così non è stato. Serviva cambiare. I sogni sono sempre egli stessi, così come le ambizioni e l’entusiasmo. Non è cambiato sostanzialmente granché, a parte la data che uno si prefissa inizialmente nei propri desideri”.

Alle parole del patron fanno eco quelle dell’amministratore IDC, Giovanni D’Agostino: “C’era bisogno di una scossa all’interno dell’ambiente, con un ennesimo esborso da parte della proprietà, ma era necessario cambiare per non vedere le facce dei giocatori nuovamente spente – dice –  I numeri non mentono mai, perché non sono interpretabili e io mi affido a loro. Abbiamo scelto Gautieri soprattutto per un fatto di motivazioni, per la voglia che ci ha dimostrato di rimettersi in gioco”.

Non nasconde la sua emozione l’avvocato di Capriglia Irpina: “Ho avuto l’opportunità di poter lavorare con il direttore Faggiano, di fare esperienze importanti, lo stesso poi al Genoa. All’Arezzo non è stato facile. anche nel campionato di Serie D, quando poi la pressione era davvero alta. Ora sono qui ad Avellino, non ho alibi e voglio semplicemente dare il massimo. Provando a fare pochi errori e raggiungere quella lettera magica che ci aspetta. Devo tutto all’Avellino. Se non avessi accettato Avellino nel 2010, non avrei fatto una carriera importante, cose buone ma anche cattive. ci sta nel calcio. Cercherò di fare il massimo, io credo che questa sia la squadra più forte che io abbia mai avuto”.

“Chiedo di starci vicino, perché abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Sappiamo benissimo che Avellino vive di calcio e che la sua tifoseria è stata sempre il dodicesimo uomo in campo. È importante avere una tifoseria che ti trascini in campo per oltre novanta minuti – ammette Gautieri – Dobbiamo guardare chi sta davanti a noi in questo momento, l’ho detto ai ragazzi nello spogliatoio. Il nostro obiettivo è arrivare più in alto possibile, quindi superare innanzitutto il Catanzaro. Lavorare e fare risultato per superare chi ci sta davanti, questa è la nostra priorità. L’importante è che non si sbagli l’atteggiamento, su questo sono stato molto chiaro”.