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Un traguardo importante per l’Abate di Montevergine, S.E. Riccardo Luca Guariglia, che ha scelto di vivere questo momento speciale recandosi in Terra Santa.

Venticinque anni di sacerdozio rappresentano una tappa significativa, un’occasione per fermarsi un istante, guardare la strada percorsa e, con rinnovato entusiasmo, riprendere il cammino. Tutti noi siamo nelle mani di Dio, quel Dio che Gesù è venuto a raccontarci con gioia, vita e dono.

Questi XXV anni sono stati per l’Abate Guariglia un grande dono, intrecciato di esperienze, volti, emozioni e momenti nei quali si è sentito forte l’abbraccio del Signore. Proprio sulla Tomba del Santo Sepolcro di Gerusalemme, l’Abate si è raccolto in preghiera, portando nel cuore la Madonna di Montevergine.

“L’augurio per me e per tutti voi – ha evidenziato S.E. Guariglia – è quello di rispondere con gioia alla propria vocazione, che è sempre una chiamata alla felicità, ovvero a realizzare pienamente la nostra vita. Essere felici significa trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nei momenti di paura, l’amore nella discordia. Essere felici è viaggiare dentro se stessi, attraversare i deserti ma essere capaci di trovare un’oasi nel profondo dell’anima. È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Il Signore ci ha chiamati per lasciare una traccia di bello e di buono nella storia e nel cuore delle persone” – ha concluso l’Abate Riccardo Luca Guariglia.