Avellino – “Banksy è chi Banksy fa. An Unconventional Street Art Exhibition“. Si accendono, finalmente i riflettori sulla mostra dedicata all’artista “fantasma” presso l’ex cinema Eliseo di Avellino. Un evento internazionale molto atteso, che richiamerà in città turisti e visitatori, attratti dal fascino di un artista che è la voce del dissenso rispetto all’omologazione. “Ma non solo una mostra dedicata all’artista di Bristol – spiega Matteo Vanzan, curatore della mostra – ma agli artisti da noi selezionati che fanno comprendere come la succitata sia un’emergenza generazionale, un linguaggio di tutto il mondo che poi Banksy ha reso celebre. Chi è Banksy? E chi lo sa? Può essere una lei, un lui. Perché è l’artista che oggi, forse dopo Gomorra, è più conosciuto. E soprattutto perché attraverso la lettura delle sue opere come Bastianich.
Noi riusciamo a comprendere il senso della street art, che è sempre questo messaggio di ripensamento della società contemporanea, dei suoi difetti, forse delle sue contraddizioni. Tutto quello che vediamo è un’immagine, è vero, anche quello che leggiamo è solamente una parola, ma dalle parole e dalle immagini noi possiamo ricavare infiniti significati e comprendere forse che il mondo potrebbe essere anche migliore di quello che stiamo vivendo“. “Avellino, oramai entrata nel circuito delle grandi mostre dopo il grande successo che abbiamo riscontrato con la mostra di Andry Warhol. Abbiamo avuto circa 8000 visitatori anche da fuori regione – spiega il vice sindaco, Laura Nargi – Quindi, dopo questo successo, proviamo a riproporlo con questa mostra di Banksy District Art. Quindi questa è una una mossa dell’assessorato al Turismo insieme a Assessorato alla Cultura, perché crediamo molto nell’arte, l’arte, la cultura può produrre turismo”
È questa e in questo l’amministrazione pensa ci crede dall’inizio. In questa mostra abbiamo aggiunto un importante elemento che è il racconto e da questa attraverso cui possiamo possiamo scaricare una guida un audioguida completamente gratuita. Questo strumento molto innovativo lo introdurremo anche nei percorsi di scopriamo godiamoci la mostra”. “Io a dir la verità da presidente della commissione cultura, anni fa ho iniziato il percorso della della street art insieme a due artisti molto famosi che sono Teresa enBrioschi, Teresa Sarno e Davide Brioschi. Quindi lo stiamo continuando questo noi stiamo praticamente continuando quello che era un progetto, un mio progetto del passato ma ci saranno anche altre novità perché solo il Covid ci ha bloccato ma intanto in questi anni abbiamo lavorato e tra qualche mese ve lo dimostreremo. Stiamo lavorando su questa linea della street arte”.
Fondazione cultura: “aspettando Godot”, Festa rassicura sulla Dogana: non ci saranno ritardi