Tempo di lettura: 2 minuti

L’emergenza idrica torna a bussare alla porta della città capoluogo, e non solo.

La società Alto Calore ha comunicato che sarà effettuata  la sospensione dell’erogazione idrica, dalle 22.00 del 22.11.2024, alle ore 6.00 del giorno successivo, orario di inizio della riapertura graduale dell’erogazione alle seguenti zone:
RIONE S. TOMMASO TUTTO
- QUARTIERE Q9
- C.DA S. ORONZO
- VIA DI MEO
- PREFABBRICATI QUATTROGRANE
- C.DA CHIAIRE
 – C.DA BAGNOLI
 – VIA SELVE
 – C.DA ACQUA DEL PARADISO
 – C.DA COLLE DEI MONACI
 -C.DA BOSCO DEI PRETI
 – C.DA CERASUOLO.
Potranno, inoltre, verificarsi disfunzioni nell’erogazione idrica, soprattutto nelle zone alte, pertanto, si invita a contenere i consumi, per evitare maggiori criticità nelle ore diurne, con mancata erogazione o cali di pressione.

Sospensione dei rubinetti che coinvolgerà anche i Comuni di:
AIELLO DEL SABATO (SERB. CENTRO URBANO)
 CESINALI
 MUGNANO DEL CARDINALE
QUADRELLE (SERB. ALTO) 
S. MICHELE DI SERINO (SERB. RURALE)
MONTELLA 
MONTEMARANO 
NUSCO 
TORELLA DEI LOMBARDI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI PRATOLA SERRA 
SAN MANGO SUL CALORE
 SANTA PAOLINA
 TUFO (FRAZ. SANTA LUCIA) FRIGENTO
 GESUALDO
 STURNO
 VILLAMAINA
 TAURASI


Sullo sfondo a commentare lo stato delle cose è intervenuto l’amministratore unico della società Alto Calore, Antonello Renzi, presente agli Stati generali dell’Agricoltura per accogliere il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ospite della giornata conclusiova.

“Ci troviamo di fronte a una crisi epocale- ha ammesso Lenzi- La disponibilità idrica è in calo: i dati forniti dall’ingegnere Monaco, responsabile tecnico della società, mostrano che oggi, a Cassano, l’erogazione si attesta su circa 1000 litri al secondo, un dato inferiore del 3,5% rispetto ai 1050 litri al secondo registrati nello stesso periodo dell’anno scorso.

Come già detto ho richiesto l’insediamento di un tavolo tecnico per far valere le ragioni dell’Irpinia e dell’acquedotto irpino. È chiaro che anche le esigenze dell’acquedotto pugliese, definite negli accordi di programma, non possono essere derogate se non in presenza di un decremento oggettivo delle risorse disponibili”.

Rispetto all’ammodertamento delle reti idriche, l’amministratore unico aggiunge: “Abbiamo deciso di aggiungere altre cinque imprese alle sei già operative, per intervenire in maniera sistematica sul pregresso, cioè sulle 400 perdite che rappresentano un’eredità negativa”.
Questi interventi, pur urgenti, saranno effettuati nel rispetto delle normative. Ove possibile, procederemo con affidamenti diretti, ma dobbiamo rispettare il codice degli appalti”.