Avellino – Seconda giornata di sciopero dei lavoratori di Irpiniambiente, i quali stamane si sono recati al comune di Avellino per avere un confronto con il sindaco. Dopo diverse ore di attesa, il primo cittadino ha ricevuto una delegazione di lavoratori e i rappresentanti sindacali nell’aula consiliare per ribadire la sua posizione sulla questione privatizzazione del sevizio.
«Siamo convintissimi della scelta fatta, attraverso questa ci sarà un ‘win win win’. Vincerà il comune, la comunità che avrà un servizio migliore ad un prezzo contenuto e i lavoratori. Consentirà anche un miglioramento all’intera città per la pulizia – così il sindaco di Avellino, Gianluca Festa – Quando abbiamo effettuato la scelta, ovviamente, abbiamo valutato tutte le opzioni che la legge metteva a disposizione. Attendo il parere della Corte dei Conti, ovviamente sappiamo bene che ci sarà una sofferenza visto che ci sarà una prestito di 5 milioni di euro. Una capitalizzazione di 4 milioni di euro da parte dei comuni. Io sono convinto che la nostra scelta sia la migliore».
«Siamo sempre stati coerenti – spiega – Motivando la nostra scelta, poi dopo il dialogo con l’Ente d’Ambio non trovando le giuste condizioni. I risparmi non verranno presi dai lavoratori, c’è una previsione di spesa di 5,2 milioni di euro su 9 di gestione, ci siano tutti i costi previsti. Rispetto a qualche accuso, frutto di divisione politica, c’è assoluta sintonia con Vittorio D’Alessio. Probabilmente se avessero gli stessi dipendenti o sigle, serviva realizzare la mista».
A tal riguardo abbiamo ascoltato le parole di Fabio Gigli, segretario provinciale della UIL trasporti. «Si sta mettendo a rischio un patrimonio pubblico sull’igiene ambientale perciò è ovvio che ci sia tensione – spiega – noi stiamo resistendo con tutte le nostre forze per tutelare Irpiniambiente». «Chiediamo al sindaco di tornare sui suoi passi – spiega Gigli – e di evitare qualsiasi ipotesi di privatizzazione che sarebbe una sciagura per lavoratori e cittadini. Vogliamo dal primo cittadino senso di responsabilità».