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Il calendario segnerà la data del 9-07-2024 e l’orologio avrà girato le lancette delle 18:00 quando il Comune di Avellino avrà ufficialmente il suo primo sindaco donna, la giovane Laura Nargi, ma già con un passato amministrativo alle spalle lungo più di un decennio.

Confermate le previsioni della vigilia, l’insediamento dei nuovi eletti alle elezioni amministrazione del 8-9 giugno e del Sindaco decretato al ballottaggio del 23 e 24 giugno, avverrà, appunto, dalle 18:00 di domani.

Appuntamento nell’Aula consiliare di Piazza del Popolo dove la Nargi per quasi cinque anni ha occupato la poltrona di Vicesindaco, quindi quella da primo cittadino nei 20 giorni seguiti alle dimissioni del sindaco Gianluca Festa prima di diventare irrevocabili.

Tutto ricomincerà dove era finito in una domenica mattina di metà aprile, il 14 per l’esattezza, quando la maggioranza approvò il bilancio, consapevole che l’indomani Festa non avrebbe ritirato le dimissioni.
Scherzi, piacevoli, del destino, se cinque anni fa la Nargi il giorno successivo all’insediamento dell’amministrazione Festa era attesa all’altare per il suo matrimonio, nel recente 14 aprile festeggiava anche i suoi primi 40 anni e forse mai avrebbe potuto immaginare quello che sarebbe accaduto nei due mesi successivi.

Mentre la Magistratura confermava gli arresti domiciliari per Gianluca Festa e la contestuale rinuncia da parte dell’ex sindaco a provare il bis sullo scranno più alto di Palazzo di città, la scelta è ricaduta sulla candidatura della sua vice.
Il resto è storia scritta dalle urne, compresa la netta affermazione di gran parte degli assessori e consiglieri della maggioranza uscente che, quindi, domani, al pari della Nargi torneranno in Consiglio Comunale, insieme ad altri, in verità pochi, nuovi eletti.

A rappresentare l’opposizione Antonio Gengaro, candidato sindaco del campo largo e con lui gli eletti della lista Pd, Nicola Giordano, Enza Ambrosone, Luca Cirpiano, quindi Amalio Santoro, Antonio Bellizzi ed Antonio Aquino (M5S).

Siederanno nella parte destra dell’Aula e dei banchi della giunta anche i consiglieri del Patto Civico, anche se tecnicamente possono definirsi alleati della maggioranza dopo la convegenza programmatica nella fase del ballottaggio: si tratta del candidato sindaco Rino Genovese con Geppino Giacobbe, Sergio Trezza e Gerardo Melillo.

Questa la griglia, almeno domani, poi chiaramente con la nomina della giunta che in gran parte sarà politica, in Consiglio ci sarà ancora posto per i primi non eletti delle varie liste.

La proclamazione degli eletti è effettuata dal Presidente dell’ufficio centrale elettorale dopo il riepilogo dei risultati nelle 72 sezioni elettori.
Entro dieci giorni, sarà poi convocata la prima seduta consiliare. Il consiglio comunale, nella riunione successiva alle elezioni, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, ed anche se non sono stati avanzati reclami, deve esaminare le condizioni del primo cittadino e dei consiglieri e dichiararne l’ineleggibilità, qualora sussista una delle cause previste dalla legge.