Che sia un parente, un collega o un amico, ciascuno di noi da diversi giorni vede pranzi, appuntamenti e altro disdetti con la fatidica frase “ho l’influenza”.
Se spesso la famigerata affermazione viene in soccorso di molti quando non si ha voglia di fare qualcosa, memori della famosa febbre per marinare la scuola, da diverse settimane ahinoi l’incidenza del malannio di stagione è in crescita in diverse regioni e la Campania attualmente è l’unica in Italia da “bollino rosso”, con un’indicenza- secondo gli esperti di 19,15 casi per mille assistiti- Nell’ultima settimana di dicembre, l’incidenza ha superato i 20 casi per mille assistiti, arrivando al livello di “rosso intenso”. Le soglie stagionali per l’Italia sono: 5,65 casi per mille (verde), 11,39 (giallo), 17,24 (arancione), 20,70 (rosso), e oltre 20,70 (rosso intenso).
Eppure sempre gli esperti dicono che il picco debba ancora arrivare, anche se ormai è questione di giorni se non di ore, e il freddo degli ultimi giorni non sta aiutando.
Tra i principali sintomi oltre alla febbre, raffreddore, mal di testa, dolori articolari, tosse, con diversi casi di bronchite e polmonite segnalati anche nel territorio provinciale irpino.
In molti, come già raccontato nelle scorse settimane, si recano al Pronto Soccorso, in particolare persone fragili e anziani.
Di qui l’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino ha diffuso un vademecum
COSA NON FARE
Curarsi con il fai da te
Rivolgersi al Pronto soccorso senza aver consultato il proprio medico di Medicina generale
Assumere antibiotici ai primi sintomi
COSA FARE
Consultare il proprio medico di Medicina generale o il pediatra di libera scelta per i bambini
Stare a riposo, al caldo e idratarsi
Gestire i rialzi febbrili con gli antipiretici, da assumere comunque su indicazione del medico curante
(Foto AGI)