Dopo il blitz delle scorse ore in comune, emergono dettagli importanti. I militari dell’Arma hanno sequestrato file e documenti negli uffici del settore pubblico dove è dirigente comunale Filomena Smiraglia, responsabile di Patrimonio, Personale, Lavori pubblici e infrastrutture, Suap e Commercio (già indagata per rivelazione del segreto d’ufficio, abuso d’ufficio e falso nel filone d’inchiesta sul concorso del comune per il reclutamento dei vigili urbani). Il decreto di perquisizione è stato firmato dal pubblico ministero della procura di Avellino, Vincenzo Toscano.
Sotto la lente degli investigatori le gare d’appalto per le grandi opere eseguite dal comune negli ultimi anni. I Carabinieri hanno utilizzato anche dei trojan per l’accesso da remoto ai cellulari delle persone coinvolte. Oltre alla dirigente Smiraglia sono finiti nel registro degli indagati il consigliere comunale e provinciale Diego Guerriero e suo fratello l’architetto Fabio Guerriero. Nei confronti degli indagati accuse di associazione a delinquere, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, corruzione per l’esercizio delle funzioni e falso. Perquisite abitazioni, studi e autovetture dei due indagati. Le contestazioni che la Procura di Avellino muove ai tre indagati va dal maggio del 2023 al gennaio 2024, periodo in cui sarebbero stati commessi i reati contestati su cui sono scattati gli ulteriori accertamenti, anche con il sequestro di documenti, hard disk e ogni altro materiale utile alle indagini. Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, in una nota, si dice
“Pienamente fiducioso dell’operato della magistratura”. “La Procura – aggiunge – approfondisca i fatti e faccia la doverosa chiarezza. Fino ad oggi verifiche e contestazioni rivolte all’operato della amministrazione comunale non hanno rilevato irregolarità e tanto meno reati. Sono certo che questo accadrà anche per questa indagine”.