Si avvicina la svolta sull’inchiesta “Dolce Vita” per appalti e affidamenti al comune di Avellino: la Procura guidata da Domenico Airoma ha notificato gli avvisi a comparire agli indagati in due filoni delle indagini, propedeutico alla richiesta di giudizio immediato per l’ex sindaco Gianluca Festa, l’architetto Fabio Guerriero, i tre imprenditori che, secondo la Procura, attraverso Guerriero avrebbero versato a Festa in più dazioni circa 40 mila euro, e per un collaboratore di questi ultimi.
Gli inviti a comparire, per corruzione nell’esercizio delle funzioni e il filone dei concorsi che sarebbero stati truccati, sono stati firmati dai pm Fabio Massimo Del Mauro e Vincenzo Russo con la indicazione delle fonti di prova raccolte dagli inquirenti culminate il 18 aprile scorso con l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Festa e con quella bis del 10 luglio relativa al filone dei presunti episodi corruttivi.
Le difese degli indagati stanno valutando gli atti messi a loro disposizione. In particolare la difesa dell’ex sindaco, rappresentata dal penalista Luigi Petrillo, all’inizio della prossima settimana farà il punto con il suo assistito per decidere se presentarsi in Procura in una data che precederebbe di qualche giorno il 18 settembre, quando in Corte di Cassazione verrà valutata la istanza presentata dalla difesa di Festa per ottenere l’annullamento o l’attenuazione delle misure cautelari adottate nei confronti dell’ex sindaco.