Amarezza nelle parole del sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, dopo l’incendio al cantiere della scuola di via Amatucci.
All’alba i carabinieri mi hanno avvertito dell’incendio. Mi ha invaso un sussulto di disprezzo e contemporaneamente la preoccupazione, che ho subito manifestato al Comandante, che il blocco dei lavori rischi di non farci restare nei termini europei del finanziamento. Questa scuola è chiusa dal 2017, finalmente ne realizzeremo una nuova, non possiamo perdere questa opportunità. Non possiamo fermarci e, quindi, ho chiesto di disporre quanto prima il dissequestro del cantiere per proseguire con i lavori e mi impegnerò in questa direzione.
Parlo un linguaggio diverso da quello violento e distruttivo. Ritengo che il disprezzo per questo gesto deve essere unanime.
Chi vuole distruggere il cantiere di una scuola, non vuole il bene di Mercogliano e dei Mercoglianesi. È evidente. La scuola è per i nostri figli, rappresenta il loro futuro e la crescita della nostra città.
Sono convinto che Mercogliano non vuole tornare indietro, vuole guardare avanti.
Restiamo uniti.
Non cediamo il passo a chi non ci mette la faccia come stiamo facendo noi, nei successi e negli errori, a chi agisce nel buio della notte contro la nostra comunità.
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