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Il veleno nella coda. Il gol all’89’ di Viviani gela l’Avellino nel derby del “Vigorito” contro il Benevento. Il punto conquistato fa classifica, ma non cancella il rammarico per come è maturato. La squadra guidata da Raffaele Biancolino è scesa in campo con l’atteggiamento giusto, spregiudicata e con la voglia di fare risultato. Lo stesso vale per le streghe di Gaetano Auteri, orfano del baby gioiello Perlingieri che hanno trovato in Lanini (titolare dopo la gara con il Catania, ndr.) l’uomo in più. Senza dimenticare, Viviani finito fuori rosa in estate, diventato l’uomo copertina del derby.

Dopo la pretattica e le porte chiuse, Biancolino ha affrontato l’Avellino “all’arma bianca” rilanciando dentro Frascatore, Palmiero e D’Ausilio. Quest’ultimo, dopo i tanti assist ha trovato finalmente il gol. Consolazione agrodolce dopo il pareggio nel finale. Un buon primo tempo da parte dell’Avellino, capace di rimontare il vantaggio di Lanini con i gol di Frascatore e appunto D’Ausilio. Nella ripresa, i cambi e forse un pò di mancanza di lucidità da parte dei lupi, ha permesso ai giallorossi di tuffarsi in avanti in maniera spregiudicata. Male l’Avellino che per certi versi ha badato a blindarsi in difesa, provando a scardinare la retroguardia con Russo e Tribuzzi (espulso nel finale per un contatto con Viscardi, ndr.), il primo chiamato ad essere l’uomo in più ha disatteso le aspettative. Dopo diverse squilli dalle parte di Iannarilli, il gol nel finale di Viviani ha chiuso i conti del derby: 2-2. Un risultato che muove la classifica di entrambe, forse fa più felice il Benevento che l’Avellino. 

I lupi non tornano alla vittoria dopo la sconfitta di Taranto e il pareggio con il Potenza. Al di là del risultato, Biancolino non ha fatto drammi: ” Il campionato è apertissimo, mancano tante partite, tanti scontri diretti, è un campionato che potrà ancora dire tanto e l’Avellino ha dimostrato di esserci“. Sabato si torna in campo. Nuovo esame di maturità in casa contro il Catania.