Tempo di lettura: 2 minuti

“Avellino e gli avellinesi hanno sempre saputo far fronte comune contro le difficoltà e ci riusciremo anche questa volta, ci riusciremo dopo ogni momento di difficoltà che vive la città”.

Non nasconde un filo di emozione ma anche tanta determinazione, il nuovo sindaco di Avellino, Laura Nargi, alla sua prima uscita pubblica dopo l’elezione e dopo la proclamazione in Consiglio comunale di qualche settimana fa. in occasione delle celebrazioni per Sant’Anna

“Perchè Avellino ha sempre saputo stringersi attorno ai suoi simboli, a fare fronte comune contro le difficoltà. Lo ha fatto in passato e lo saprà fare anche nell’immediato futuro”, aggiunge.

Parlare dal balcone del Palazzo Vescovile, fianco a fianco con il Vescovo Aiello, e dinanzi a tantissimi avellinesi e fedeli, rappresenta una suggestione ma anche una responsabilità che Laura Nargi assume pubblicamente con la sua città.

E l’elogio che le consegna la piazza, a suon di applausi e “Laura, Laura, Laura”, cristallizza il legame che già è forte tra il sindaco e la sua comunità.

Nargi elogia la forza degli uomini e delle donne di Avellino, riprende le parole del Vescovo che, nel congratularsi con le a poche ore dalla elezione, le ricordò che “la città è adesso”, : È il momento per questa città di fiorire e di guardare con serenità al domani. E guidati dalla gioia e dalla speranza di questo giorno, guardiamo al futuro, al bene per questa città, al domani. E ci impegneremo affinché possa essere un domani sempre più sereno, più radioso e più confortevole per tutti noi”.

“Questo è un giorno di straordinaria comunione per tutti noi. Di intenti, di sguardi, di emozioni– dice ancora il Sindaco- Oggi Avellino, nelle celebrazioni di Sant’Anna, madre di Maria, si stringe attorno ai suoi simboli religiosi e a quelle tradizioni che ci rendono un’unica grande e solidale comunità.

“Oggi è un giorno di ripartenza e sotto certi aspetti, di rinascita. Qui davanti a questa piazza di devoti e di cittadini, ci impegniamo tutti a recuperare quello spirito, quel rispetto, quell’attenzione e quella gentilezza verso il prossimo, condizioni necessarie e non più trascurabili per continuare ad impegnarci per la nostra gente”.