Chiusa la lunga maratona dello spoglio elettorale, e confermato che il ballottaggio per il Comune di Avellino vedrà sfidarsi Antonio Gengaro e Laura Nargi, per la carica dei quasi 500 in corsa per 32 posti da consiglieri comunale è già tempo di calcoli.
La maggior parte dei “mister preferenze” l’elezione è certa, così come la scalata in giunta, per alcuni invece il destino sarà legato alla vittoria di un candidato sindaco o dell’altro.
Con Laura Nargi hanno già un posto assicurato in Aula gli assessori uscenti Marianna Mazza, Antonio Genovese, Peppino Negrone, il Presidente dell Consiglio comunale Ugo Maggio, i consiglieri uscenti Mario Spiniello, Giovanna Vecchione, Jessica Tomasetta, Luigi Preziosi, Elia De Simone, Gianluca Gaeta, Monica Spiezia e Teresa Cucciniello, poi il ritorno di Alberto Bilotta, le new entry Nicole Mazzeo e Michele Lombardi, Luigi Mattiello, Olimpia Rusolo, Fabio Liberale, Gerardo Rocchetta e Antonella Coppola.
Chiaramente con la nomina della giunta, entrerebbero in Consiglio i primi dei non eletti e posto che tutto il blocco di assessori uscenti avrebbe già un posto in giunta ipotecato insieme ad alcuni consiglieri dell’ex maggioranza uscente, così come Bilotta primo eletto della lista Siamo Avellino e Spiezia di Viva la Libertà, in Aula si farebbe spazio almeno per altri sei candidati nelle varie liste a supporto di Nargi.
Viceversa se l’ex vice sindaco di Gianluca Festa dovesse perdere in ballottaggio, per la ripartizione dei seggi, entrerebbero in Consiglio solo Mazza, Genvoese, Tomasetta, Spiniello Bilotta, Mattiello, e chiaramente la stessa Nargi.
In questo caso, con l’elezione a sindaco Gengaro porterebbe con sè in Aula unici consiglieri Pd: Nicola Giordano, Enza Ambrosone, Ettore Iacovacci, Luca Cipriano, Gennaro Cesa, Marietta Giordano, Nicola Poppa, Nino Sanfilippo, Modestino Verrengia, Ciriaco Morano e Leonardo Festa. Poi Amalio Santoro, Antonio Bellizzi, Agostino De Rosa, Annamarina De Stefano, Annamaria Pascale, Antonio Aquino, Massimo Mingarelli, Francesco Iandolo e Luca Nacca.
Se Gengaro dovesse perdere, la griglia dei consiglieri dem si ridurebbe a quattro ( Nicola Giordano, Ambrosone, Iacovacci e Cipriano), poi Santoro e Bellizzi per la lista del sindaco, Aquino del M5S, mentre non si sarebbe nessuno rappresentante di APP (Iandolo e Nacca).
Chiaramente, come per la Nargi, anche i consiglieri a sostegno di Gengaro in caso si sua vittoria e la nomina degli assessori, si aprirebbero le porte dell’Aula per almeno altri sei dei primi dei non eletti delle quattro liste e avrebbero un posto certo da assessori ceramente pezzi imporanti del Pd, ma anche almeno uno per testa delle altre liste a suo sosteno.
In Consiglio ci sarà certo il candidato sindaco Rino Genovese e con lui i primi due eletti della lista “Moderati e Riformisti”, Geppino Giacobbe e Sergio Trezza e Gerardo Melillo della lista “Forza Avellino”.
Per gli altri candidati alla carica di sindaco può sperare solo Modestino Iandoli di Fratelli d’Italia ma solo in caso di vittoria di Gengaro.
Un ultimo, e non per importante, dato che balza all’occhio a leggere la composizione del Consiglio comunale e dell’eventuale giunta, sia in caso di vittoria di Nargi che di Gengaro, una fetta notevole di eletti non sono certo volti noti della città, ma “vantano” alle spalle divere consiliature.