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“Andate a rendervi conto di quanto succede per il concorso presso il Palazzetto dello sport di Avellino: ieri tante ore ad aspettare prima di entrare sotto il caldo e senza bagni fuori e neanche una bottiglia di acqua a fornirci, per non parlare dentro del caldo che faceva…”

Recita così il messaggio inviato alla redazione di Anteprima24 Avellino da uno dei quasi 7000 partecipanti al Concorso unico regionale indetto dall’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza per 23 posti complessivi a contratto indeterminato per Operatori sanitari di cui 18 allo stesso ospedale potentito, 3 all’azienda sanitaria di Matera e 2 al Crob di Rionero.

Ed in effetti anche nel secondo giorno di prove concorsuali, come denunicato dall’utente, la situazione davanti alla struttura individuata per far svolgere il concorso ai candidati che, sin dall’inizio, aveva provocato non poche polemiche non solo tra la carica dei 6856 candidati, ma anche di categorie sindacali come la Uil, che ha parlato di disagi per i concorrenti lucani costretti a sobbarcarsi il viaggio fino al capoluogo irpino.

Gli spazi del Palasport di Avellino sono idonei a garantire  il corretto espletamento delle prove e la sicurezza richiesta dalla vigente normativa. La capienza della struttura è infatti di 5300 posti, con un’area di parcheggio adatta a contenere il flusso di persone”, aveva ribattuto la direzione dell’Azienda Ospedaliera, distrubuendo le prove pratiche dei partecipanti su sei sessioni, due al giorno. Circa 1200 i candidati per ogni turno.

Poco dopo mezzogiorno della giornata odierna la situazione davanti al Paladelmauro si presentava, se possibile, anche peggiore di quella di ieri.

“Lasciati al caldo e afa per molte ore, senza bagni chimici fuori e senza neanche una bottiglia di acqua fresca che ci venisse fornita nonostante il bollettino meteo del forte caldo”, dicono i ragazzi.
Poco distante qualche camioncino che vende bibite fresche, ma chiaramente nessuno è disposto a perdere il posto in una fila lunga Kilomentri per andarea prendere una bottiglia d’acqua che, dicono ancora i ragazzi, doveva esserci distribuita.

Qualcuno oggi si è attrezzato portandosi borse termiche, ma comunque le temperature cocenti non bastano a risolvere il problema e, all’ingresso della struttura, la situazione sembra essere anche peggiore.

Lo dice ancora uno dei partecipanti di ieri: “Dentro la sede un caldo che non si respira e questo ha portato molta poca concentrazione. Anche i tempi molto ditalati: turno di ieri delle 9 è uscito alle 13 e quello delle 13 alle 17 e 15 circa”.

Ma c’è di più: “Controlli pessimi durante il turno del pomeriggio, abbiamo scritto la prova sulle ginocchia su di una cartellina seduti sugli spalti- ancora la testimonianza di un partecipante- uno a ridosso dell’altro ,tanto è vero che io potevo leggere lo scritto del collega che era sotto di me  e viceversa e cosi a seguire tutti gli altri”.

“Non so se alla luce delle temperature calde di questi giorni sia stata avvertita la Protezione civile locale soprattutto per monitorare l’andamento dello svolgimento ai fini di evitare problemi alla salute poiché sono giorni che vedono migliaia di persone partecipare al concorso”.

Cosa e perchè abbia indotto l’Azienda San Carlo ad indivuduare la location irpina  per lo svolgimento del concorso, se lo chiedono in tanti. Anche perchè lo stesso Comune di Avellino, in occasione delle prove concorsuali dello scorso dicembre per nuove occasioni di lavoro all’Ente comunale optò per il Centro Fieristico di Ariano Irpino, giustificando la scelta per la mancanza di strutture idonee ad Avellino.

Ma anche in quella occasione il pasticcio fu servito tanto che la Commissione annullò una delle prove concorsuali e i candidati sono ancora in attesa di una nuova convocazione.

Da Ariano Irpino, alla Basilicata ad Avellino l’unica parola d’ordine resta la totale disorganizzazione.