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ACLI, Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, lanciano in provincia di Avellino la raccolta firme per proporre due leggi di iniziativa popolare su partecipazione e finanziamento pubblico ai partiti politici che conta già oltre 50mila sottoscrizioni in tutta Italia con l’obiettivo di arrivare a 50mila entro metà settembre e presentare le leggi.
 
La campagna è stata presentata nel corso di un confronto tenutosi alla Chiesa del Carmine moderato dal giornalista Marco Monetta e alla presenza, tra gli altri, del presidente Nazionale Acli Emiliano Manfredonia e l’ex Ministro alla Difesa del primo Governo Conte, Elisabetta Trenta, oggi presidente del Comitato referendario per la rappresentanza, oltre ai riferimenti locali di Acli, con il Presidente Alfredo Cucciniello.
 
Restituire dignità ai corpi intermedi e decisionalità alle persone per evitare che politica diventi un affare dei grandi poteri economici che genera ulteriori frammentazione sociale, questo l’obiettivo principale della campagna referendaria anche per abrogare l’autonomia differenziata.

“Le Acli sono partite per tempo, elaborando due proposte di legge che condividono un obiettivo comune: la partecipazione- ha spiegato il Presidente Manfredonia- La politica, come dimostrano le ultime elezioni Europee ha visto il partito dell’astensione superare addirittura il 50%.
Ecco perché è necessario curare il tema dell’astensione. Per questo proponiamo due interessanti leggi che stiamo diffondendo in tutta Italia, ossia la riforma dei partiti e la creazione di assemblee partecipative: si tratta di luoghi di incontro per persone che desiderano avvicinarsi all’interesse pubblico, portando un tema all’attenzione della propria città, del proprio comune o a livello nazionale”.

Delll’allarme astensionismo parla anche l’ex Ministro Trenta, ed è per questo che mission della campagna referendaria è quella direstituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.
Credo che il nostro referendum sia molto in linea con gli obiettivi che vogliono raggiungere anche le ACLI con la loro proposta. In fondo, anche questo referendum è uno strumento per migliorare l’attività dei partiti e per riportarli a essere quello che dovevano essere: non un soggetto che decide al posto dei cittadini, ma un soggetto che li aiuta a partecipare e ad esprimere il loro consenso sui programmi.

Se non riportiamo la rappresentanza in Parlamento, va a morire proprio l’essenza della nostra democrazia. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita attraverso il referendum (democrazia diretta) o attraverso l’elezione dei membri del Parlamento.
Con uno strumento di democrazia diretta come il referendum, oggi vogliamo riportare e rafforzare il Parlamento. Che diciamocelo, ha perso tantissimo”.

E’ possibile firmare le due iniziative presso le Sedi delle Acli di Avellino di Via Salvatore De Renzi n.28 e n.22.