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(Servizi raccolti e realizzati da Simona De Cunzo e Antonio Tedeschi)

 

Il cielo è rosa sopra Avellino, grazie alla marcia degli oltre 10mila, tra Istituzioni e soprattutto tanti cittadini che hanno marciato da Mercogliano alla città, destinazione la Cattedrale del Duomo, per gridare tutti insieme che la prevenzione salva la vita.

E’ stata una Camminata rosa dal sapore particolare, questa che si è rinnovata oggi alla sua nona edizione, per volontà dello strenuo battagliaro dotto Carlo Iannace, primario della  “BREAST UNIT” del Moscati e promotore delle campagne di prevenzione gratuite contro le malattie tumorali insieme ai volontari delle associazioni Amdos e Amos.

La dedica speciale è rivolta a Silvana Ianuario, presidente dell’Amdos Avellino, simbolo del volontariato militante, nella lotta al cancro al seno che purtroppo l’ha sconfitta nello scorso novembre. Ma Silvana ha lottato sino all’ultimo per la prevezione, ha sempre marciato alla Camminata rosa, anche in sedia a rotelle, per lottare per e insieme alle donne che ancora possono farcela.

Emozionante il ricordo a lei dedicato davanti la Chiesa di San Ciro, alla presenza del marito  Giuseppe Silvestri, Presidente  Provinciale UNPLI Avellino, dei figli, tutti insieme a lottare “affinchè non ci siano altre Silvane“, grida il dottor Iannace. “In una giornata così intensamente partecipata, per noi rappresenta il momento più importante dell’anno poiché incarna il significato del nostro lavoro sul territorio e ci incoraggia ad andare avanti per far capire a tutti come sia importante prevenire sempre”, aggiunge

La Camminata rosa è partita da Viale San Modestino con la novità del gemellaggio il Comune di Pietralcina che, per mano del sindaco Salvatore Mazzone, ha portato la lanterna accesa a maggio a Pietrelcina in occasione della fiaccolata ‘Una Luce per la Vita’, sempre per i malati oncologici, e organizzata sempre dal dottor Iannace insieme a ‘The Power of Pink’ e ‘Futuridea’.  Un grande abbraccio rosa di preghiera e riflessione. Due eventi che gridano una sola parola: prevenzione.

Poi la conferenza stampa alla presenza anche del professor Cesare Gridelli che a sottolineato la differenza tra le regioni del Nord e del Sud del paese riguardo alla diffusione e alla cultura della prevenzione. “È cruciale che questi messaggi si diffondano, in particolare quello che trovo particolarmente significativo– ha detto- la capacità di donarsi agli altri, un valore che fa parte del patrimonio spirituale del nostro San Pio. In un’epoca in cui le relazioni umane sembrano essere state trascurate in una società sempre più frenetica, questo messaggio di altruismo e generosità assume un ruolo centrale”.

E poi taglio del nastro della carovana in rosa e tutti in marcia, con la tappa al Centro per l’autismo di Valle, dove ad accogliere la carovana c’erano i rappresentanti dell’Associzione InAutismo, il Mid con Giovanni Esposito, il Tribunale del diritto del malato con Vincenzo D’Anna, per denunciare come il Centro sia ancora chiuso.

In prima fila tanti sindaci irpini, da quello di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, a Montefalcione con Angelo D’Agostino, Girolamo Giaquinto di Montoro anche in rappresentanza della Provincia di Avellino, e il grande assente Gianluca Festa, rappresentanto dall’assessore alle pari opportunità Marianna Mazza, pare per altri sopraggiunti impegni.

C’è anche il vice Governatore Fulvio Bonavitacola con tanto di maglietta e cappellino rosa (LEGGI QUI), fino ad arrivare tutto insieme al Duomo dove ad officiare la Messa è stato il Vescovo Arturo Aiello.

Il finale, come al solito, è stato il momento più toccante della manifestazione con il volo in cielo dei palloncini rosa sulle note della canzone di Alessandra Amoruso “Comunque andare”.
Comunque andare, Anche quando ti senti morire. Per non restare a fare niente aspettando la fine. Andare perché ferma non sai stare. Ti ostinerai a cercare la luce sul fondo delle cose”.

Quella luce che può illuminarsi scoprendo per tempo di avere una patologia tumorale, sottoponendosi continuamente a screening. Curarsi, guarire e rivedere la luce dopo il cammino più buio.

Arrivederci al prossimo anno con il decennale della Camminata rosa.