Prosegue, incessantemente, l’attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, a contrasto dei fenomeni di illegalità economico-finanziaria e, nella fattispecie, del “lavoro nero”.
Nel corso di un’attività ispettiva di natura fiscale, avviata d’iniziativa, sulla base di specifici indici di criticità emersi nella fase preparatoria, nei confronti di un’impresa edile operante nella provincia irpina, i finanzieri della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi hanno ricostruito le posizioni lavorative di 7 soggetti che, dal 2018 al 2022, per complessive 503 giornate, hanno svolto la propria attività lavorativa “in nero”.
L’attività si è conclusa nei giorni scorsi con la contestazione al datore di lavoro della violazione prevista e sanzionata dall’art. 3 comma 3 D.L. 12/2002 e successive modificazioni, per l’importo complessivo di euro 41.400,00 e con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di un lavoratore per aver indebitamente percepito l’indennità mensile di disoccupazione.
L’operazione di servizio in argomento si inscrive nella complessiva intensificazione delle attività di controllo economico del territorio che vedono i Reparti del Comando Provinciale di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, quotidianamente impegnati nell’assolvimento delle molteplici mission istituzionali e che, per l’anno in corso, hanno già permesso di sanzionare ulteriori 21 datori di lavoro per aver impiegato complessivamente 66 lavoratori in nero e/o irregolari.
Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.