Il Consiglio della Campania ha approvato all’unanimità una mozione per dire no all’ipotesi di soppressione della Corte di Giustizia Tributaria di Avellino.
Come era stato deciso a margine del confronto tra l’Ordine degli avvocati irpini e i consiglieri regionali locali, è stata presentata una mozione sul meta e illustrata oggi in Aula dal consigliere Maurizio Petracca che ha evidenziato la contrarietà a qualsiasi ipotesi sia di soppressione che di eventuale accorpamento che finirebbe per danneggiare la popolazione residente nella provincia di Avellino.
Di seguito il testo del deliberato approvato:
premesso che:
Il Ministero dell’Economia e Finanze è pronto a tagliare 64 delle 103 Corti di Giustizia Tributaria presenti sul territorio italiano con una ipotesi accorpamento del 62% dei tribunali abilitati ad occuparsi dei ricorsi tributari di I grado, tra queste anche la Corte di Giustizia Tributaria di Avellino;
considerato che:
questa scelta non tiene conto di criteri oggettivi quali il numero di abitanti, il numero di imprese presenti sul territorio, il numero di ricorsi attualmente trattati tanto che la sede di Avellino merita di restare attiva sia alla luce dei criteri dettati dalla legge delega n.11/2023, sia alla luce dei criteri individuati dal MEF secondo quanto recentemente pubblicato non ultimo dal Sole24Ore del 6 febbraio u.s.;
ritenuto che:
il territorio della provincia di Avellino risponda perfettamente ai criteri previsti per legge e che perciò appare sacrosanta la presa di posizione assunta dalla Camera degli Avvocati Tributaristi di Avellino, dall’Ordine degli Avvocati, dalla Camera Penale di Avellino e dall’Ordine dei Commercialisti della provincia di Avellino che stigmatizzano questa ipotesi ritenendola penalizzante per il territorio irpino, non solo in termini di prestigio, ma anche in termini di efficienza dei servizi e di danno arrecato alla comunità irpina:
impegna la Giunta regionale:
a fare voti presso il Governo nazionale affinché questa ipotesi di soppressione venga accantonata per venire incontro alle esigenze di un territorio delle aree interne della Campania già fortemente e negativamente condizionato dal depauperamento di servizi.