“Il verde urbano e periurbano espleta numerosi benefici eco-sistemici. Le piante sono il primo alleato per combattere i cambiamenti climatici e favorire la salubrità̀ degli ambienti interni come scuole, ospedali, uffici e case dove di fatto possono diminuire del 20% la CO2. Il verde urbano, inoltre, permette di ridurre anche la spesa sanitaria, in quanto riduce i casi di malattie respiratorie croniche e gravi e gli stati depressivi, un esempio concreto sono le esperienze dei Giardini Terapeutici”. È quanto afferma Francesco Castelluccio presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Avellino in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi che si celebra il 21 novembre.
“La legge nazionale N. 10 /2013 è stata istituita con lo scopo di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto, primo accordo internazionale che contiene gli impegni dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento del pianeta”, spiega il presidente Castelluccio.
Che aggiunge: “Un ettaro di foresta urbana è in grado di rimuovere mediamente 17 kg/anno di PM10, inoltre le aree a verde permettono di contenere la temperatura dell’aria rispetto alle superfici urbane maggiormente impermeabilizzate, dove la temperatura massima in estate è superiore di 2-4°C. Il verde urbano inoltre permette di ridurre anche la spesa sanitaria, in quanto riduce i casi di malattie respiratorie croniche e gravi e gli stati depressivi, un esempio concreto sono le esperienze dei Giardini Terapeutici”.
“Anche quest’anno – prosegue Castelluccio – il Consiglio dell’Ordine, come ogni anno da quando è stata istituita la legge n.10, sarà impegnato nei prossimi giorni sul territorio comunale, con azioni di divulgazione sull’importanza del ruolo eco-sistemico delle piante e del verde urbano, le attività coinvolgeranno principalmente gli studenti di alcune scolaresche del capoluogo e verrà individuato un sito della città per la piantumazione di una nuova pianta. È importante – sottolinea il presidente – proseguire nella valorizzazione e nella creazione di nuove aree verdi, purtroppo il consumo di suolo in Italia è ancora un grosso fardello, l’ISPRA ci ricorda che nel solo 2023 sono stati persi altri 125.000 ha di superficie per la realizzazione di nuove costruzioni, per un consumo di suolo pari a 2,4 m2/sec. e una riduzione di servizi eco-sistemici stimati in 9 miliardi di euro. La città di Avellino è sulla strada giusta in quanto si è finalmente dotata di un importante strumento urbanistico di pianificazione che è il Piano del Verde”, conclude Castelluccio.
Per il consigliere dell’ordine, Maurizio Petrillo, tecnico incaricato dal Comune di Avellino per la redazione del censimento del verde e del relativo Piano del Verde del Capoluogo “la ricorrenza del 21 novembre, per la città di Avellino vale doppio, infatti con l’approvazione del piano del verde e del regolamento del verde avvenuta quest’ultima il 16 novembre scorso si chiude l’iter amministrativo per la definizione di questo strumento urbanistico. Il Piano del verde – evidenzia Petrillo – dà la possibilità di programmare e pianificare gli interventi su tutto il territorio comunale mentre il nuovo regolamento del verde aggiorna quanto già di buono era previsto nel precedente e rappresenta lo strumento di governo quotidiano delle aree a verde esistenti e in fase di progettazione. Come già affermato una volta dal sottoscritto il verde deve rappresentare, come l’acqua pubblica, un bene comune e pertanto va preservato da tutti per aiutarci a vivere contornati dalla bellezza e consegnarlo nel miglio stato possibile alle future generazioni”.