“Minuetto”, “La musica è finita”, “La nevicata del ’56”, “Tutto il resto è noia”. Sono solo alcune delle pietre miliari che Franco Califano ci ha lasciato in eredità nel corso di una lunga vita artistica e umana.
Quelle note intense, quei testi ricchi di vissuto, riecheggeranno al “Gesualdo”, domani, sabato 11 marzo, alle ore 21, con “Qualche estate fa – Vita, Poesia e Musica di Franco Califano” che vedrà protagonisti sul palco del Teatro comunale di Avellino Claudia Gerini e i Solis String Quartet.
La storia artistica di Franco Califano si è sempre intrecciata, per scelta consapevole, con quella umana, al punto che il personaggio, forse, ha spesso finito con il mettere in ombra l’autore di tanti successi.
“Qualche estate fa” prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita dell’autore.
Il testo, per sfuggire alla tentazione di riproporre stereotipi dongiovanneschi e sottrarsi ai pericoli del raffronto col modello originale, è interamente declinato al femminile. Si susseguono, così, nove quadri, narrati da altrettante voci di donne diverse: personaggi soprattutto di fantasia che raccontano aspetti e storie riferibili, nella realtà, all’uomo e all’artista.
Ogni quadro culmina in una canzone di Califano, di modo che la musica si ponga come didascalia al racconto, e non viceversa in un susseguirsi di emozioni declinate attraverso i grandi successi “Un tempo piccolo”, “Un’estate fa”, “Io non piango”, “Minuetto”, “La nevicata del ’56”, “La musica è finita”, “Io membriaco”, “La mia libertà” e “Tutto il resto è noia”.