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Boniperti mi diceva di contare fino a dieci, io al massimo arrivavo a due, ora però conto anche oltre il dieci. Devo stare molto più attento a quello che posso fare con il mio fisico, è stata una lezione importante che mi ha permesso di cambiare anche il mio carattere. Ho sempre vissuto alla via col vento, ora sono più concentrato sulla famiglia ai figli riavvicinandomi a loro”. Così Stefano Tacconi presente ad Avellino per la presentazione del suo libro “L’arte di parare. Trovare il coraggio per fronteggiare i tiri della vita“. Evento organizzato dell’associazione Agape Sport presso l’Hotel de la Ville, incontro moderato dal giornalista Andrea Covotta. Da qui gli aneddoti sul calcio non solo biancoverde. Presenti, tra gli altri, Salvatore Di Somma; Cosimo Sibilia, Gigi Marzullo e anche una rappresentanza dell’US Avellino che ha donato a Tacconi una maglia.

“Con il popolo avellinese abbiamo vissuto l’era più più brutta – racconta – Il 23 novembre del 1980 ha decimato la vita dei cittadini irpini, nonostante ciò, la tifoseria si è stretta a noi ancora di più nonostante il -5 in classifica, così potevamo vincere questa battaglia per conquistare la salvezza in campo”. Immancabile la riflessione sul calcio di oggi: “E’ sicuramente peggiorato nello spettacolo ma anche sul piano umano – dice Tacconi – Ai nostri tempi, ripeto, c’era una grande unione con i tifosi”.

L’Avellino in Serie A? E’ una storia che nemmeno il tempo scalfisce – continua – Io e Juary abbiamo avuto un rapporto molto più particolare con i tifosi, creando un bel gruppo partendo con la penalizzazione. L’anno dopo stavamo entrando anche in Coppa Uefa“. “Spero che l’Avellino possa tornare presto in Serie B, il presidente ha speso tanto merita questo obiettivo – dice – Noi abbiamo una chat con i tifosi insieme a Vullo e Tesser in cui mi raccontano tutto”. “Non mi sono sentito solo nel momento difficile – racconta – E’ stata la miglior medicina, ci sono stati tifosi e tanti ex colleghi tra cui Totò Schillaci. L’apertura del ristorante? Non mollo – conclude Tacconi – E’ la mia passione”.