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Dopo la falsa partenza di alcune scuole in città a causa dell’allerta meteo di lunedì, poi il rientro in classe di alcuni istituti nella giornata odierna è definitivamente suonata la campanella per la carica dei quasi 40mila studenti irpini, di cui 18mila circa disseminati tra i vari istituti del capoluogo.

Immancabili i disagi, da sempre fisiologici in una città italiana, tra traffico che si ingolfa, mamme e papà che spesso e volentieri sostano le proprie automobili anche in terza fila, perchè non sia mai i loro piccoli ( e non solo) “si possano sporcare le scarpe” ed ecco che il caos è servito.

Certo per Avellino si dirà che il Ponte della ferriera è ancora percorribile a metà e questo complica le cose, che il piano traffico non è all’altezza ogni giorno, figurarsi nelle ore di punta di entrata e uscita da scuola, ma come dire, sono le “gioie” e i “dolori” che caratterizzano la vita di tutti i giorni, e di tutte le città.

Ed ancora si dirà che nemmeno il piano di trasporto scolastico è sufficiente e adeguato agli studenti di fuori provincia, così come che resta il nodo delle reggenze con molti istituti ancora scoperti.

Certo tutto è perfettibile e migliorabile ma, almeno il primo giorno di scuola, polemiche a parte, per gli studenti rappresenta un nuovo inizio. Per i bimbi dell’asilo che piano piano dovranno abituarsi a passare meno tempo nell’ambiente familare e affacciarsi alla società, per quelli delle scuole elementari che impareranno a leggere, scrivere, e poi le tabelline, il compasso. Poi si sono le scuole medie dove la formazione si arricchisce fino a coloro che oggi entrano per la prima volta in un liceo piuttosto che in un Istituto professionale e compiono il primo passo per la formazione delle generazioni di domani.

Ma anche per chi alla seconda o terza elementale o media, agli anni successi del liceo, il primo giorno di scuola resta comunque carico di emozione, di malinconia chiaramente per i mesi estivi e le tante ore di svago.
Molti però si ritrovanoanche  dopo l’estate. Abbracci, sorrisi. C’è chi è emozionato, qualcuno assonnato, in generale c’è l’euforia del primo giorno di scuola in attesa che la campanella suoni e si ritorni tra in classe, con le insegnanti pronte a guidare i ragazzi e i bambini tra i banchi.
Qualche studente voleva un’estate più lunga, magari.
Qualcun altro è felice, in fondo ci si diverte anche a scuola.