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L’associazione ambientalista ASA, con sede a Montella, torna a denunciare con forza il fenomeno preoccupante dei tagli boschivi illegali e dei furti di legname che continuano a devastare il territorio del Parco Regionale dei Monti Picentini. Un allarme che, purtroppo, risuona ormai da diversi anni senza che vi siano stati adeguati interventi risolutivi.

“Già nel 2022, ASA aveva acceso i riflettori su una vicenda emblematica di degrado ambientale: lo sfregio al belvedere delle Ripe della Falconara. Questo atto vandalico contro una delle aree panoramiche più suggestive del parco non solo ha deturpato il paesaggio, ma ha anche suscitato l’indignazione di numerose associazioni ambientaliste a livello regionale. La vicenda ha guadagnato una notevole attenzione mediatica, ma, nonostante ciò, le azioni concrete per arginare il fenomeno sembrano scarseggiare.

A distanza di oltre due anni e mezzo dalla denuncia iniziale, ASA rileva con rammarico che i tagli illegali proseguono. Un fenomeno che continua a minare un patrimonio forestale di inestimabile valore, mettendo a rischio la biodiversità e l’integrità paesaggistica di una zona protetta. Il Parco Regionale dei Monti Picentini, infatti, è un’area di grande pregio naturalistico e storico, e la sua tutela dovrebbe rappresentare una priorità per le istituzioni e la comunità locale.

L’associazione ASA, rappresentata dall’avvocato Rocco Bruno e da Carmine Pascale, esprime gratitudine al presidente dell’Ente Parco per essersi prontamente attivato in seguito all’ennesima segnalazione, convocando un incontro con il sindaco di Montella, esperti e tecnici, con l’obiettivo di affrontare la questione. Tuttavia, ASA chiede di poter partecipare direttamente all’iniziativa, mettendo a disposizione la propria esperienza e formulando proposte concrete per fermare definitivamente questa piaga.

ASA ritiene che sia necessario un piano d’azione chiaro e strutturato, che preveda non solo un rafforzamento dei controlli e delle sanzioni per i responsabili dei tagli illegali, ma anche interventi di ripristino e conservazione delle aree danneggiate. Solo attraverso una collaborazione attiva tra istituzioni, associazioni e cittadini sarà possibile garantire la salvaguardia di un bene comune così prezioso.

La protezione del Parco Regionale dei Monti Picentini non è solo una questione ambientale, ma anche culturale e sociale. La ricchezza forestale di questo territorio è un elemento cruciale per il mantenimento degli equilibri ecologici, e ogni azione che ne compromette l’integrità ha ripercussioni dirette sulla qualità della vita delle comunità locali e sul turismo sostenibile.