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Una cerimonia partecipata e commossa, un corteo nutrito ha accompagnato Paolo Evangelista dalla sua abitazione alla Chiesa Maria SS. di Montevergine, dove si sono svolti i funerali.

L’ultimo viaggio di Paoletto, come lo chiamavano tutti, portato via alla vita a 60 anni dopo aver lottato contro un male incurabile che alla fine ha avuto la meglio come già aveva fatto con la sua amata moglie Lucia che ora ritroverà in Cielo.

La Chiesa di Rione Mazzini è piena dentro e fuori, a testimonianza di quello che era Paoletto per la città e di ciò che lascia nei cuori di ciascuno di noi.

In prima fila gli amati figli Nicoletta e Duilio, poi i fratell Leopoldo e Giovanni, le sorelle Nicoletta, Anna, Assunta, Olimpia ed Adelaide, la famiglia tutta stretta in un dolore che diventa il dolore di tutti.

C’era anche il sindaco Laura Nargi e altre personalità politiche, come l’ex sindaco Gianluca Festa, diversi consiglieri comunali, il deputato Gianfranco Rotondi, oltre ai dipendenti del Comune di Avellino, dove Paolo Evangelista lavorava.
Ma c’erano anche tanti tifosi nel ricordo di papà Vincenzo, storico presidente della squadra di calcio del Rione Mazzini, che nel tempo è stata presa per mano dallo stesso Paolo, anche grande tifoso biancoverde.

Ed infatti sulla bara è stata adagiata una sciarpa biancoverde a ricordo di un uomo che i colori della squadra della sua città li portava nel cuore, un uomo senza a disposizione di tutti, degli ultimi, sempre pronto a tendere la mano e cercare una soluzione, anche quando negli utlimi tempi la malattia stava prendendo il sopravvento. Per questo uomini come Paolo non potranno essere mai dimenticati: il Comune di Avellino, la città tutta perde tanto con lui.
Addio Paoletto, ti vogliamo bene.