Nella marcia dei circa 30mila su Napoli, nel giorno della grande mobilitazione nazionale di Cgil e Uil contro la manovra del governo indetto da Cgil e Uil c’è anche una folta delegazione della provincia di Avellino delle due categorie sindacali, oltre che di lavoratori e di chi l’ha già persa l’occupazione.
Il caso simbolo, l’ultimo in ordine temporale, è quello della Conbipel di Atripalda: in questo caso, purtroppo, non è bastata la mobilitazione della Cgil, e dal prossimo 11 dicembre le saracinesche dell’attività commerciale saranno abbassate con tanto di benservito per. nove lavoratrici.
Ad accompagnare il lungo corteo di Napoli da Piazza Mancini a Piazza Matteotti anche Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania e Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, quindi i Segretari generali provinciali di Avellino, Italia D’Acierno per la Cgil e Luigi Simeone per la Uil, ma anche i rappresentati delle varie categorie.
Lo sciopero, in concomitanza anche nelle altre piazze italiane, è contro la legge finanziaria del Governo. Una manovra che, secondo i sindacati, non investe sulla Sanità, sul lavoro e sui salari e, soprattutto, non investe sul Sud.
“Solo a Napoli mancano 10mila medici e sono chiusi 5 pronto soccorso – commenta il Segretario Ricci- C’è un decreto sicurezza che vorrebbe proibire le manifestazioni, ma noi non ci fermeremo. Questa manovra penalizza il Sud, penalizza la Campania. I soldi ci sono, basterebbe tassare le rendite miliardarie dei grandi gruppi, come banche e assicurazioni. Lo si fa in Francia e Spagna, ma qui non sembra possibile”.