Solenni celebrazioni all’Abbazia del Loreto in occasione della nomina di S.E. Mons. Luigi Barbarito, a membro alla memoria del comitato d’ onore dell’ Univ. Popolare Cattolica “Montemurro- D’Ippolito”.
Un pastore al servizio del Vangelo sulle vie del mondo, un uomo del dialogo, capace di spargere ovunque semi di pace. Un diplomatico sempre attento a cercare spazi di confronto tra il cristianesimo e le altre fedi religiose.
A ricordarlo l’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia, il vescovo di Avellino Arturo Aiello, il Rettore dell’Università Montemurro-D’Ippolito Ciro Romano, il cardinale Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le mura e Decano dell’Università Montemurro-D’Ippolito, don Luca Monti, parroco di Sant’Ippolisto ad Atripalda e Jacopo Barbarito, nipote dell’arcivescovo.
A ricordare la sua figura il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, presente alla cerimonia: “Mons. Barbarito ha seminato nel mondo pace, confronto costruttivo, ascolto e accoglienza. E questo lo rende, a mio avviso, una figura importante, molto attuale. È un esempio a cui ispirarsi, soprattutto nel mondo di oggi che ancora soffre il dolore delle guerre tra gli uomini.
Fare memoria della vita di Mons. Barbarito oggi è molto importante per tutti noi, per l’ uomo che è stato e per il valore del suo operato da diplomatico sempre attento, sensibile a cercare spazi di confronto tra il cristianesimo e le altre fedi religiose, dunque a far coesistere le diversità. E questo rappresenta una preziosa fonte di ispirazione per tutti noi nella vita di ogno giorno”.
Presente anche il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo: “Giornata ricca di spiritualità e non priva di commozione quella trascorsa, oggi, nel ricordo dell’amato e compianto mons. Luigi Barbarito, illustre figlio della città di Atripalda.
L’occasione è stata data dalla nomina, alla memoria, a membro del comitato d’onore dell’Universitá Popolare Cattolica Montemurro-D’Ippolito, conferimento fortemente voluto dal Magnifico Rettore Ciro Romano.
Precisi e puntuali sono stati gli interventi dell’Abate di Montevergine, del Vescovo di Avellino e del cardinale Francesco Monterisi, vecchio amico del nunzio apostolico, unitamente a quelli dei sindaci di Atripalda e di Mercogliano e al commosso ricordo del pronipote Jacopo, che hanno tracciato il profilo di un servo della Chiesa al servizio del Vangelo in varie parti del mondo”.