“Chiediamo la grazia per Raffaele. Chiediamo che il Signore sollevi Raffale dal suo letto, come ha fatto con la suocera dell’apostolo Simon Pietro”.
Lo dice il Vicario del Vescovo Arturo Aiello, don Pasquale Iannuzzo, nel corso della Veglia tenutasi nella Cattedrale del Duomo, organizzata dalla Diocesi di Avellino e il Movimento Italiano Disabili come gesto di concreta vicinanza alla famiglia e sostegno in questo difficile momento, affinando a Dio e le preghiere di tutti coloro che, come Raffaele, vivono situazioni di sofferenza.
Ed infatti Don Iannuzzo si appella al Vangelo (Cammino di Pietro. Terza unità):” La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva» (Lc 4,38-39).
“Signore- predica dall’Altare il Sacerdote davanti al una folla commossa e silenziosa- risana le ferite di Raffaele, allevia il suo dolore e concedigli òa salute del corpo, liberandolo dalla sofferenza . Signore fa che Raffaele sia liberato dal carcere del corpo che ha subito e che possa ringraziarci nella tua Chiesa”
Fa che Raffaele possa tornare a dire Forza Lupi, possa tornare ad essere un Lupo, perchè a Dio tutto è possibile”.
Ed ancora il Vicario del Vescolo ricorda come in certi occasioni, come questa, possa essere profondo il dolore umano. Come ci chiediamo senza avere risposte: “Perchè? Perchè a lui?”.
“Ma dobbiamo pregare- predica Don Pasquale- perchè quando siamo senza speranza Dio Possa farci la Grazia. La vita è così bella, meravigliosa ma a volte graffia. E dinanzia questi graffi che ci generano dolori forti e ci fanno chiudere ancora una volta “Perché?”, dobbiamo avere fede perchè il Signore si sta prendendo cura di Raffaele e di tutto coloro che, come lui, stanno soffrendo”.
Un momento di preghiera che si è tenuto proprio ad una settimana esatta dal grave incidente stradale che ha ridotto in fin di vita il giovane Raffaele Capolupo, amici stretti, ragazzi della Curva Sud, familiari ma anche tanti coetanei scossi da una tragedia che riguarda ciascuno di noi, si sono riuniti prima in preghiera, poi si sono trasferiti sotto la Sud dello Stadio Partenio per appendere lo striscione dedicato al ragazzo: “
Già qualche giorno da un altro momento di preghiera si era tenuto nella Chiesa di Capirglia Irpinia, ed in generale sono tantissimi i momenti dedicati ad un ragazzo di 35 anni amante della vita, della musica dei colori biancoverdi, ed infatti la tragedia si è consumata proprio mentre Raffaele stava per andare allo Stadio per assistere alla partita dei Lupi.