Continua il restauro dell’Antica Dogana di Avellino. Uno dei simboli del capoluogo irpino. Nella mattinata la visita al cantiere con tappa prima alla Chiesa del Carmine. Presente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Avellino, Laura Nargi insieme alll’Ordine degli Architetti con il presidente provinciale Erminio Petecca e il direttore artistico Giovanni Multari, architetto progettista e capogruppo RTP dei lavori alla Dogana. L’obiettivo è completare i lavori per l’estate. “Potremmo dire che è una giornata particolare. Vedere i lavori procedere con una certa celerità è per noi motivo di gioia ed entusiasmo, rafforzando la volontà di seguire da vicino lo stato di avanzamento del progetto – afferma Petecca – La Dogana è il monumento più importante della nostra città e il contributo degli architetti sarà prezioso per la gestione futura.
Tuttavia, la questione gestionale è soprattutto politica: spetterà all’amministrazione decidere le destinazioni definitive della struttura. Il Comune non dovrebbe rinunciare completamente alla gestione pubblica, ma mantenere un ruolo attivo per garantire qualità e sostenibilità. Troppe volte situazioni di questo tipo si sono concluse negativamente
“E’ un risultato straordinario che arriva dall’amministrazione che ha preceduto la mia, l’amministrazione Festa in cui era vice sindaco – dice Nargi – Ha iniziato i lavori e ha avviato la rinascita del centro storico. Dopo la Torre dell’Orologio il Palazzo della Dogana è un altro punto identitario della nostra Avellino e da questo lavoro ripartirà la rinascita della nostra città. La città avrà la sua Dogana entro la fine del 2025, seguendo perfettamente il cronoprogramma“.
Multati parla anche della situazione relative alle statue: “Una di queste è stata restaurata e da lì ripartiamo per far comprendere la prospettiva – afferma – Altre invece recano ancora i segni dell’incendio. Si può fare, ma è un lavoro, ha dei costi e si deve capire se l’obiettivo è il ritorno sulla facciata delle originali o di copie autentiche. Dipenderà dal dialogo che si avrà con la Soprintendenza, ma ci vuole budget per realizzare ciò. Non è una spesa esosa ma significativa per certi versa”. “Le nuove strutture sono in fase molto avanzata. Il consolidamento strutturale è stato completato, ma resta da restaurare la facciata monumentale continua Multari – Successivamente, si procederà con tutte le finiture interne. Spero vivamente, con tutto il cuore, che la Dogana possa entrare in esercizio entro la fine del 2025“.