E’ l’avvocato avellinese Antonio Lenzi il nuovo amministratore unico dell’Alto Calore.
Con una presenza massiccia di amministratori all’Assemblea dei soci riunitasi questo pomeriggio (il 91,59% dei presenti- solo 14 comuni assenti) Lenzi, figura tecnica condivisa da Pd e Italia Viva- la spunta sul commercialista napoletano Massimo Zeno con il 50,2% di preferenze
Non passa la linea condivisa dal Presidente della Provincia e sindaco di Montella, Rizieri Buonopane, con il primo cittadino di Avellino, Gianluca Festa che, nonostante il maggiore e considerevole peso del voto per le quote possedute, non riescono ad eleggere Zeno che si ferma al 40,2%.
Spicca il voto del sindaco di Montefalcione, Angelo Antonio D’Agostino, per l’avvocato Lenzi, nonostante la solida (?) alleanza con il sindaco Festa e le sue posizioni politiche marcatamente di centrodestra.
Unico astenuto il Comune di Pratola Serra, mentre anche la maggior parte dei comuni beneventani soci di Alto Calore optano per la figura tecnica proposta del Pd, da Montesarchio, Pannarano, a Pietrelcina, Apice, Paolisi, Solopaca sino ad alti comuni minori.
Per Zeno, alla fine, voteranno solo i rappresentanti dei Comuni di Ceppaloni, Durazzano, Pago Veiano, San Nicola Manfredi e Santa Croce del Sannio .
Tutti d’accordo, comunque, sulla necessità di individuare una figura tecnica che riesca a traghettare l’Ente anche nel delicato passaggio del concordato preventivo che ne scongiuri definitivamente il fallimento.
L’elezione si è resa necessaria dopo la sospensione dell’esercizio di pubblico servizio dell’ex manager Michelangelo Ciarcia, che si era comunque già dimesso dopo essere stato indagato con altre 14 persone per peculato, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione tributaria e falso in bilancio.
Ed è proprio all’ex manager che va il ringraziamento unanime dei presenti, mentre ad inizio dei lavori il Presidente della Provincia Buonopane aveva provato a spiegare le ragioni della sua scelta di proporre un tecnico differente rispetto a quello del suo partito, il Pd.
“Non una proposta contro il mio partito- ha detto- ma la necessità di una figura estramamente competente e terza rispetto alla politica, anche per evitare di compiere gli errori del passato che hanno portato l’Alto Calore nelle condizioni attuali” .
All’avvocato Lenzi sarà corrisposto lo stesso compenso lordo annuo di Ciarcia, parti a quasi 76mila euro per un mandato da tre anni.