Un lungo corteo scandito da dolore e lacrime quello che, partito da Piazza Mazzini, ha percorso tutto il centro storico di Ariano Irpino per arrivare a Piazza Plebiscito.
E’ l’omaggio reso a Emilio, Pamela ed Emanuele, i tre trentenni morti tragicamente in un incidente stradale., da parte della comunità del Tricolle e in generale di tutti i paesi dell’arianese, a partire da Melito e Montecalvo, Comuni di residenza di due delle tre vittime.
Una iniziativa fortemente voluta dalla Diocesi Ariano- Lacedonia con in testa il Vescovo Sergio Melillo, e dalle associazioni cittadine.
Ma a sfilare per le strade arianese con fiaccole e pallincini bianchi e soprattutto tanto dolore, sono i pià giovani, quella grande famiglia che Emlio era riuscito a costruire nel suo bar, Voglia di Caffè, dopo la fidanzata Pamela, e l’amico fraterno Ema era uno dei clienti più affezionati.
I negozi hanno abbassato le saracinesce mezz’ora prima proprio in segno di lutto, vicinanza e rispetto per le famiglie dei tre giovani e per unirsi in preghiera.
Uniti in un dolore straziante, tremendo. Abbiamo bisogno di far arrivare il nostro grido di preghiera fino al cielo.
Non a caso il corteo appena partito, con un pò di ritardo per riunire la folta folla che ha voluti prendere parte al momento di raccoglimento, si è fermato a pregare davanti il bar di Emilio.
“Risplendete come astri nel Cielo. Che Dio vi accolga tra le sue braccia”, dice Angie.
“Quelli che amiamo non se ne vanno, ci camminano accanto ogni giorno. Invisibili, inascoltati, ma sempre vicini, ancora amati, ancora mancati e molto cari. Così sarà per voi”, dice Walter.
Domani, come disposto dal sindaco Enrico Franza, presente alla fiaccoltata con altri amministratori, giornata di lutto cittadino in concomitanza con la celebrazione dei funerali delle vittime attese per le ore 10:00 al Palazzetto dello Sport.
Tutta la cittadinanza è inviatata ad esprimere, nelle forme che si riterrà opportune, mediante il rispetto del lutto proclamato, il dolore e l’abbraccio dell’intera Città di Ariano Irpino alle famiglie colpite dal lutto.