Aquilonia. Sabato 22 aprile alle ore 16.00, presso la Casa della Cultura in piazza Marconi, si terrà l’ultimo dei cinque incontri irpini nell’ambito di CA23 Territori Plurali, il Festiva dell’Architettura, progetto vincitore dell’avviso pubblico promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il tema della giornata sarà: Enrico Scaramellini, architetture “ordinarie” e progetti sovrapposti. Introdurrà Giancarlo De Vito, sindaco del comune di Aquilonia. Modererà Vincenzo Tenore, direttore Meda. Interverranno Eleonora Dionisio, vice presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Avellino, Carlo De Luca, presidente Inarch Campania, Michelangelo Russo, direttore Diarch Unina. Concluderà Bruno Discepolo, assessore al governo del territorio della Regione Campania.
Nella tappa di oggi tenutasi a Flumeri, nella suggestiva struttura della Dogana Aragonese, abbiamo incontrato l’arch.Adelina Picone, docente dell’Università degli Studi di Napoli, curatrice del Living Lab, alla quale abbiamo chiesto un resoconto di questa importante esperienza convegnistica che si è avvalsa di relatori di chiara fama internazionale: “E’ un living lab complesso. Lo abbiamo titolato Irpinia Plurale proprio per sottolineare la complessità dei contesti irpini, la diversità ed esaltare queste differenze in un momento che vede i nostri territori investiti da trasformazioni importanti. Abbiamo scelto due luoghi rappresentativi. Uno, la valle Ufita, chiaramente per quello che sta accadendo rispetto alla stazione Hirpinia. L’altro, è Aquilonia dove si contestualizzo uno dei progetti Pinqua, di rigenerazione urbana, che sono stati portati avanti insieme alla Regione Campania, avendo ottenuto un finanziamento ministeriale. I progetti Pinqua sono in corso di redazione, è coinvolto il Dipartimento di Architettura insieme alla Regione Campania. Ad Aquilonia, in particolare, l’architetto Vincenzo Tenore è autore di un progetto che si contestualizza all’interno del centro antico di Aquilonia-Carbonara. Per cui, questa diversità dei contesti e la complessità dei temi che sono stati affrontati, ci hanno portato ad immaginare una possibilità di connessione, come lo stesso progetto Pinqua proponeva tra aree apparentemente distanti ma che potrebbero conoscere nuove possibilità di legami all’interno di una dinamica di trasformazioni che l’architettura vuole iniziare a guidare o a prefigurare. Il tema strutturante del Living Lab è la infrastrutturazione concepita in tutte le sue declinazioni: immateriali, mobilità, welfare e conoscenza. Immaginiamo e pensiamo che andare a strutturare le diverse declinazioni dell’infrastrutturazione possa diventare la linea guida di questo percorso di lavoro che comincia adesso e finirà ad ottobre a Parigi presso la sede del partner internazionale del Festival che è la Facoltà di Architettura Paris Malaquais”.
“Il nostro paesaggio – spiega il presidente Erminio Petecca – deve farsi conoscere come alternativo e non competitivo a quello della fascia metropolitana:
Deve essere la sommatoria di valori che sono l’opposto di quelli delle periferie metropolitane, intensamente urbanizzate. Sono luoghi dove è ancora possibile vivere in armonia con la natura, l’importante è creare i presupposti affinché le giovani generazioni possano restare e poter costruire il loro futuro. L’alta velocità con la logistica e le connessioni digitali sono l’ancora di salvezza per frenare l’emorragia demografica della nostra provincia”.
Deve essere la sommatoria di valori che sono l’opposto di quelli delle periferie metropolitane, intensamente urbanizzate. Sono luoghi dove è ancora possibile vivere in armonia con la natura, l’importante è creare i presupposti affinché le giovani generazioni possano restare e poter costruire il loro futuro. L’alta velocità con la logistica e le connessioni digitali sono l’ancora di salvezza per frenare l’emorragia demografica della nostra provincia”.