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“Ancora una morte sul lavoro: il 18 Novembre 2022 il geom. Amato Capossela di 55 anni, cade in una vasca di lavorazione del cemento profonda 10 metri.
E cosa è cambiato da allora sul fronte della sicurezza e dopo i tanti infortuni e morti sul lavoro? Oggi Emanuele Pisano, 32 anni, è deceduto mentre era sul cantiere della piscina comunale e da riqualificare ad Altavilla Irpina. Emanuele è stato schiacciato da una trave in ferro”.

Così Giovanni Lo Russo, Responsabile Filca Cisl Avellino: “Al di là di ogni accertamento sulle dinamiche e responsabilità, sulle misure di sicurezza adottate in cantiere e dei dispositivi adottati, sulla formazione delle maestranze, sulla preventiva custodia dei luoghi di lavoro e della loro protezione, Emanuele Pisano è l’ennesima vittima sul lavoro.
Si deve rispondere con urgenza alla scia dei troppi infortuni sul lavoro e alle troppe morti bianche. Significa che ogni lavorazione nel settore delle costruzioni deve essere fatta e normata secondo la legislazione del settore edile con tutte le misure specifiche di sicurezza a garanzia della salute, dell’incolumità e della vita dei lavoratori.

Le proposte anche di un contratto di cantiere, strumento di giusto contratto e di sicurezza, formazione e certificazione, si inserisce in un discorso portato avanti tra parti sociali e datoriali, dove è sempre più allarmante l’incidenza della mancanza di sicurezza e di lavoro precario. Ciò passa per una battaglia tutta innestata sulla prevenzione. Gli enti bilaterali dell’edilizia di Avellino sono a disposizione ad ogni impresa che voglia far visionare il proprio cantiere, in maniera preventiva o in corso d’opera, per la corretta sicurezza da operare a tutela dei lavoratori e dell’opera che si pone a servizio della comunità”.

E il Segretario Generale Uil Avellino Benevento, Luigi Simeone: “Ancora un morto sul lavoro, ancora un altro omicidio si consuma in Irpinia. Morire a 32 anni per lavoro è inaccettabile, non sono chiare e note le condizioni in cui si è consumata la tragedia che ha sottratto alla vita Emanuele, e pertanto bisogna attenzionare ogni aspetto per verificare condizioni e e responsabilità. Il conto che paga il lavoro al lavoro è alto e insostenibile, ancora nelle costruzioni dove nonostante ogni protocollo e iniziativa per la sicurezza, sembra non doversi arrestate la ” mattanza “. Le norme sulla sicurezza la formazione e il rispetto delle norme e dei contratti, sono state oggetto di accordi anche dopo la pandemia e in vista del PNRR, bisogna riprendere i tavoli di verifica e controllo per non dover pagare con la vita un diritto, ribadisce Simeone, unitariamente -conclude la nota- chiederemo un incontro in prefettura per i intensificare le iniziative di controllo e di prevenzione, per questo che si ripete non è un destino immodificabile”.

Intanto, come da prassi, la Procura ha aperto un fasciolo e indaga per omicidio colposo.

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