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Alla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle liste in vista delle comunali del 14 e 15 maggio prossimi, nei 17 comuni irpini chiamati alle urna, sono complessivamente 37 le liste depositate per altrettanti candidati sindaci e sei casi (Summonte, Lapio, San Potito Ultra, Marzano di Nola, Conza della Campania e Vallata) dove figura solo una compagine, dunque la sfida sarà il quorum.

Per contro in due comuni- Cairano e Rocca San Felice– tra i più piccoli non solo tra quelli chiamati alle urne, ma dei complessivi 118 irpini, le liste presentate sono ben cinque, anche se per la gran parte si tratta delle cosiddette civette.

A Cairano, appena 275 anime, almeno tre delle cinque compagini sono composte da candidati residenti anche a centinaia di chilometri di distanza e che probabilmente non hanno mai messo piede nel borgo irpino, dove nessuno li conosce: si tratta del fenomeno, non nuovo, di persone che utilizzano la candidatura per beneficiare di quattro settimane di congedo retribuito dai rispettivi datori di lavoro. L’unica certezza e il sindaco uscente Lo stesso vale per Rocca San Felice, dove gli abitanti arrivano a 788, ma a diverse ore dalla presentazione delle liste si ha notizia solo dei nomi degli sfidanti sindaci e non di quelli inseriti nelle liste.

Il Comune più vasto per popolazione è quello di Mugnano del Cardinale dove è sceso in campo il sindaco uscente Napolitano, trovando a sfidarlo Caruso.
A seguire Sant’Angelo dei Lombardi che registra il ritorno in prima linea dell’ex sindaco Rosanna Repole che dovrà vedersela con Santoro e Romano.
Occhi puntati su Nusco, orfana di Ciriaco De Mita, che sceglierà il sindaco tra il capo dell’opposizione Biancaniello, Iuliano e Marino.

Colpo di scena a pochi minuti dalla scandenza del termine per la presentazione al Comune di Aquilonia, dove le quattro liste annunciate si sono ridotte a due: uno guidata da Lotrecchiano espressione dell’amministrazione uscente, l’altra da Caputo.

Accordo unitario dell’ultima ora a Summonte per la candidatura a sindaco di Ivo Capone, ex assessore del Comune di Avellino, per una lista unica che è espressione dell’uscente Pasquale Giuditta al termine dei mandati, ma che comunque ha scelto di non candidarsi come consigliere. Capone è membro del Pd, fedelissimo del consigliere provinciale Maurizio Petracca.

Circostanza particolare anche al Comune di Volturara Irpina, dove lo scorso agosto era stato sfiduciato il sindaco Nadia Manganaro, ma torna in campo il marito Marino Sarno, in passato già sindaco del paese. Contro di lui Michele Lomazzo.

Nel complesso, le compagini scese in campo nei vari comuni si presentano tutte sotto il segno del civismo, ma leggendo diversi nomi di candidati sindaci, almeno in alcune realtà territoriali, è evidente la longa manus di partiti e di figure politico-istituzionali di riferimento.

Ed ora gli aspirtanti amministratori, al netto delle verifiche in corso della Prefettura per la regolarità delle candidature, avranno un mese esatto per convincere gli elettori al voto, poi dal 15 maggio i nuovi Consiglio comunali.

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