L’assemblea dei soci di Legambiente Campania, riunitasi questo week per XII congresso regionale presso Sala CRAL c/o Italian Green Factory T e a T e a k G r o u p – e x st a b i l i m e n t o W h irl p o o l Via A r g i n e – N a p o li ha confermato in qualità di presidente Mariateresa Imparato e Francesca Ferro quale direttore di Legambiente Campania. L’assemblea ha inoltre eletto il nuovo direttivo regionale portando così a termine un processo di cambiamento e di rinnovamento dei quadri dirigenti avviato in questi anni per con l’obiettivo di fare di Legambiente un’associazione aperta e accogliente, in grado di parlare con tutti, nella società civile come nelle istituzioni, mettendo al centro la lotta al cambiamento climatico, lo sviluppo delle fonti rinnovabili l’ambientalismo scientifico, la lotta all’illegalità, le vertenze contro i ladri di futuro, il coinvolgimento attivo dei cittadini, a partire dai giovani, la costruzione delle mobilitazioni per azionare le giuste leve del cambiamento, la transizione ecologica
“Nelle prossime settimane, nei prossimi anni- ha commentato Mariateresa Imparato, la neo presidente Legambiente Campania- continueremo a lavorare per la realizzazione di una grande opera: il Cantiere Campania 2030. Un’opera sostenibile, sociale e economica da realizzare mettendo in campo azioni per diffondere dal basso la cultura della transizione ecologica a partire da territori conflittuali . Partendo da una fondamentale certezza: ovvero che la transizione ecologica va fatta in fretta e bene. E non è un caso se abbiamo scelto di celebrare il nostro congresso in un vero e proprio cantiere. L’ex stabilimento Whirpool oggi Italian Green Factory Tea Teak Group nelle prossime settimane sarà un cantiere concreto che trasformerà nel profondo gli spazi che ci hanno ospitato , la fabbrica e la linea produttiva. Un cantiere- conclude Mariateresa Imparato– che grazie a un processo di riconversione e ammodernamento darà alla luce un’ industria di produzione di componenti per impianti fotovoltaici. Il nostro compito e il nostro impegno per far sì che quello accaduto a Napoli Est possa ripetersi per altre aree di crisi e possa essere in prospettiva l’esempio per lavorare alle politiche industriali e occupazionali necessarie all’apertura dei cantieri utili per velocizzare la transizione ecologica”.