“A seguito della lettura della delibera dell’ASI del 28 novembre avente ad oggetto: la sospensione della gara per l’affidamento del servizio di depurazione, giusto accordo sottoscritto in Prefettura in data 15 novembre 2023 dobbiamo riscontrare ancora una volta che, il Presidente Asi fa le cose a metà: difatti alla sospensione della gara deve essere attivata la procedura per l’affidamento negoziato ai sensi dell’art. 76 del codice degli appalti. difatti alla sospensione della gara deve essere attivata la procedura per l’affidamento negoziato ai sensi dell’art. 76 del codice degli appalti. Ha seguito in data 29 novembre Irpiniambiente con lettera indirizzata a tutti i sottoscrittori dell’accordo in Prefettura ribadendo la disponibilità a essere invitata da ASI per definire i termini dell’affidamento diretto per un anno ai sensi dell’articolo 76 del codice degli appalti con l’impegno che entro l’anno produrrà un proprio project financing per il rilancio e l’efficientamento della depurazione industriale così, come da verbale sottoscritto e firmato con il benestare dell’Assessore Regionale alle attività produttive e al lavoro, Antonio Marchiello. Così le RSU e tutti i lavoratori Asidep
“Convocare Irpiniambiente per sottoscrivere i termini del contratto è compito della stazione appaltante e cioè l’ASI. Nelle recenti interviste lo stesso Pisano aveva dichiarato che lui non si fida di Irpiniambiente per cui visto l’atteggiamento riscontriamo che ancora una volta l’ASI vuole perdere tempo per far fallire gli accordi sottoscritti addossando le colpe sugli altri.
Ma tutto ciò non ci meraviglia più visto che tutti gli impegni sottoscritti da ASI sono puntualmente disattesi o con soluzioni tappabuchi, vedi pagamento stipendi, (su quattro mesi ed altro che i lavoratori devono ricevere), è stato erogato un misero acconto sul mese di agost…mentre lo stesso Pisano si era impegnato per pagare almeno uno stipendio all’indomani del 15 novembre (tavolo Prefettura).
Intanto i proventi del servizio svolto da ASIDEP sono utilizzati per pagare solo i lauti stipendi dei dipendenti ASI e della miriade di consulenti a servizio dell’Ente.
Cos’altro vogliono ancora dai lavoratori, che per senso di responsabilità hanno ritirato lo sciopero e stanno costringendo le proprie famiglie a vivere nell’incertezza del futuro e nella povertà economica dell’immediato?”.
A questo punto i lavoratori chiedono risposte immediate a tutti gli attori della vertenza.
“Nel contempo sollecitano il Prefetto di Avellino a convocare al più presto un nuovo tavolo istituzionale con richiesta di atti concreti per la salvaguardia dei lavoratori, del servizio alle industrie, ai Comuni e alla tutela di ambiente e territorio”.
In mancanza di risposte i lavoratori annunciano “fin da adesso che lunedì 4 dicembre saranno in assemblea e martedì 5 dicembre inizieranno lo sciopero ad oltranza declinando ogni responsabilità morale e civile delle ripercussioni economiche e ambientali ad aziende e territorio create esclusivamente dal comportamento ambiguo e vessatorio del presidente Asi e di tutto il direttivo, nessuno escluso”.