Passata la sbornia rosa del Giro d’Italia, le associazioni ambientaliste, giovanili e culturali di Atripalda, hanno riportato la nostra comunità con i piedi per terra. Domenica scorsa con la giornata ecologica svoltasi nei pressi del campo sportivo di c.da Valleverde, a ridosso delle sponde del fiume Sabato, questi giovani hanno rimosso grosso quantità di rifiuti abbandonati in maniera illegale. In pratica hanno fatto il lavoro che non fanno altri! Le immagini circolate ci rassegnano lo stato di degrado in cui versa quell’area dove l’incuria e l’inciviltà la fanno da padrone, uno stato di cose che va detto dura da anni. In poche parole tutto come prima.
Tale iniziativa fornisce l’occasione per portare l’attenzione dell’amministrazione sullo stato di degrado in cui versano le zone periferiche della città e non solo, basta spostarsi a pochi metri dalla piazza. Dopo gli interventi di maquillage fatti lungo le strade che sarebbero state attraversate dalla carovana ciclistica, per il resto dei quartieri, la maggior parte, ci giungono segnalazioni di aree a verde con erba alta un metro, siepi che ormai raggiungono altezza di alberi e rifiuti abbandonati soprattutto in zona Alvanite. Senza parlare delle strade colabrodo.
In poche parole lì dove non è avvenuta la passerella mediatica, Atripalda è stata dimenticata. Fermo restando la netta condanna contro i “pirati dell’ambiente” invitiamo le autorità cittadine ad un maggior controllo sugli sversamenti abusivi di rifiuti, sulla corretta esecuzione della raccolta differenziata, ormai scesa a percentuali che non si registravano da 10 anni e ad un intervento puntuale di diserbo stradale e manutenzione di siepi, cunette e giardini, per questioni di sicurezza nonché di decoro. Perché il degrado mortifica chi lo vive quotidianamente.