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L’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti ha certificato i dati della raccolta differenziata in Campania relativi all’anno 2022. Globalmente cresce ancora la percentuale della raccolta differenziata, consolidando la tendenza degli ultimi anni. Nell’arco del 2022 la percentuale di raccolta differenziata è aumentata in Campania di un punto (+0,95%) rispetto all’anno precedente, quando era stato registrato il 54,68%. Oggi è al 55,63%.

Nel dettaglio, sono stati raccolti 1.446.399.511 chilogrammi di rifiuti differenziati, pari a 2.241.917 in più rispetto all’anno precedente. Tra le province, ottiene la performance migliore Benevento al 72,78% (+0,1), ma è Napoli a registrare il miglioramento più significativo, guadagnando quasi 6 punti. Infatti, il territorio provinciale di Napoli è ora al 55,21 (+5,61%). Tra il Capoluogo sannita e l’area metropolitana si allineano nell’ordine le altre province, che migliorano con performance diverse: Salerno con il 65,98% (+0,4); Avellino al 64,15 (+0,33); Caserta in crescita al 55,21% (+1,93). 

Calando i dati nel contesto degli ambiti ottimali, va segnalato il chiaro progresso di Napoli 1, che passa dal 39,69% al 41,76% (+2,07%), mentre avanza in maniera più contenuta Napoli 2 con il 52,59% (+1,12) e resta stabile Napoli 3 con il 60,67% (+0,06).  

Tasso di riciclaggio
Il tasso di riciclaggio dei rifiuti (che misura quanta parte delle frazioni riciclabili presenti nel rifiuto urbano sono state effettivamente avviate agli impianti per il recupero) si stabilizza sul 42,10%, in flessione dopo il balzo del 2021, ottenuto però in piena emergenza sanitaria, quando le restrizioni imposte dalle norme a salvaguardia della salute pubblica avevano imposto per molti mesi la chiusura di esercizi e attività pubbliche. Il dato attuale è comunque superiore a quelli della fase pre Covid.

La produzione
Complessivamente, i rifiuti urbani prodotti in Campania nel 2022 sono stati 2.613.200.034 contro i2.654.370.577 di chilogrammi del 2021 (in calo per 41.170.543 kg. rispetto ad un anno, il 2021, in gran parte ancora condizionato dal lockdown imposto dalla pandemia, con la chiusura per molti mesi delle attività produttive, commerciali, terziarie e turistiche). La produzione media pro capite di rifiuti ammonta nel 2022 a 467 chilogrammi, 8 in meno nel confronto con i 12 mesi precedenti. La provincia che ha prodotto più rifiuti è Napoli, con 502 kg. pro capite, ma è anche quella che ha registrato il calo più vistoso (-6 kg.). Avellino è l’ultima sul territorio regionale, con 372, ma in controtendenza: cresce di un punto.  Guardando alla suddivisione per ambiti ottimali, in testa c’è Napoli 1 con 538 chilogrammi di rifiuti pro capite prodotti, in crescita di 7. Infine, la parte non differenziata dei rifiuti nel 2022 ammonta in Campania a 1.159.349.322 chilogrammi,  43.481.719 in meno rispetto al totale del 2021. 

 In conclusione, valutando la performance della Campania nel suo complesso, il Presidente dell’Osservatorio Regionale Rifiuti, sen. Enzo De Luca, osserva che «il costante incremento della raccolta differenziata anno dopo anno, pur in un complesso contesto economico e congiunturale, conferma i passi avanti compiuti in questi anni». Il rappresentante dell’ORGR, considera i numeri del 2022 «il migliore viatico in vista della svolta attesa nei prossimi mesi, quando con  l’affidamento del servizio integrato dei rifiuti da parte delle autorità locali nei sette ambiti ottimali e il completamento della filiera impiantistica nelle cinque province, la Campania potrà chiudere il ciclo integrato dei rifiuti interamente sul territorio regionale».

Per il Presidente Enzo De Luca «è arrivato il momento per le autonomie locali di mettere a profitto l’opportunità storica offerta dalla riforma del ciclo integrato, ridisegnato dal Governo della Campania e condotto dall’Assessore all’Ambiente e Vice Presidente della Giunta regionale, on. Fulvio Bonavitacola, contribuendo a rendere la Campania un riferimento nazionale nella transizione ecologica anche nel campo della gestione ambientale urbana e industriale».