“I cancelli della Denso di Pianodardine non si apriranno per tutti i lavoratori il prossimo 8 gennaio”.
E’ quanto si legge in una nota di Giuseppe Morsa, Fiom Cgil Avellino.
La direzione, infatti, ha comunicato alle Rsu l’avvio di una procedura cassa integrazione ordinaria per i giorni 8 e 9 gennaio 2024 che dovrebbe proseguire per due giorni a settimana per tutto il mese, coinvolgendo circa l’80% dell’organico.
La notizia, ampiamente prevedibile, apre di fatto nell’azienda di Avellino una crisi che se non gestita potrebbe avere delle ripercussioni importanti sull’occupazione.
Tanto più, se si considera che il cliente prevalente della Denso rimane Stellantis, gruppo industriale che negli ultimi anni ha ridotto nel nostro Paese la produzione dei veicoli assemblati del 66%, arrivando a quota 470mila nel 2022.
In particolare, l’incertezza produttiva che coinvolge gli stabilimenti di Cassino e Melfi, oltre alle criticità dovute all’attraversamento di un percorso complesso con il passaggio dal motore endotermico a quello elettrico, rischia di generare una crisi strutturale per la Denso di Avellino.
Pertanto, diventa non rinviabile l’implementazione di un piano con risorse straordinarie dell’industria dell’automotive italiana che il Governo dovrebbe mettere in atto.
Il confronto negoziale, previsto presso il MIMIT, deve generare un cambio di passo portando ad attuare misure che garantiscano l’aumento della produzione ed il cambio delle tecnologie nelle azienda della componentistica.
La Denso dal canto suo, deve avviare una interlocuzione con le Organizzazioni Sindacali per far comprendere lo stato delle cose e quale impatto la riduzione della produzione di Stellantis avrà su Avellino.
Ma soprattutto, quanti e quali investimenti intende implementare a Pianodardine, sapendo che nessun posto di lavoro può essere perso.